Da quando porto l'apparecchio ortodontico fisso mi capita di avere vertigini
Scritto da matilde / Pubblicato il
Gentile dottore, le scrivo per sottoporle un problema che da un pò di tempo mi sta veramente assillando. Ho 37 anni e da circa un mese ho cominciato un trattamento ortodontico con apparecchio fisso (che x adesso porto solo nell'arcata superiore), nella speranza di poter risolvere sia un problema estetico che di malocclusione. Ma da quando porto l'apparecchio mi capita di avere vertigini soprattutto durante la notte o al mattino o cambiando posizione sul cuscino. E' possibile che questo dipenda dall'apparecchio? Il dentista al quale mi sono rivolta mi dice di no, ma io continuo ad avere tali disturbi. Specifico inoltre che tale apparecchio mi è stato fissato solo in base al rilievo dei denti sul calco di gesso e non a cefalometria o altri esami riguardanti i mascellari, come ho letto che avviene in casi di malocclusione o masticazione difettosa,come la mia.In attesa di una sua graditissima risposta, le invio cordiali saluti ringraziandola anticipatamente. P.s. il dentista non ha ritenuto necessario estrarre nessun dente prima di fissare l'apparecchio,è giusta questa terapia? o bisogna estrarne qualcuno x fare spazio nell'arcata dentaria? Grazie mille.
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Pubblicato il 01-12-2009
Cara Signora Matilde...praticamente le è stata iniziata una terapia ortodontica senza diagnosi, studio cefalometrico check up ortodontico e programmazione della terapia ortodontica stessa... quantomeno "bizzarro" se fosse vero...è difficile dire se i suoi disturbi possano essere legati o no all'apparecchio...se questo ha modificato l'occlusione ed ha provocato problemi gnatologici gravi, potrebbe essere possibile, le consiglio di farsi visitare da un Ortodontista vero e da uno Gnatologo ...se poi loro non trovassero nessuna relazione si faccia visitare da un Otorino e da un Medico Internista (specializzato in Medicina Interna, il cosiddetto Clinico Medico)...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi, Ortodonzia (la figlia Claudia Petti)
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Pubblicato il 01-12-2009
E' impossibile, via web, risponderle in merito all'eventuale causa-effetto del trattamento ortodontico con le vertigini, senz'altro, se vero, improvvisare un'ortodonzia è alquanto insolito...
Pubblicato il 01-12-2009
Trattamento improvvisato dolore assicurato, sembra una nuova regola ma è vecchia come il mondo, non è certo che non ci siano altri problemi a causare il suo disagio, ma in mancanza di una adeguata pianificazione certo pare altamente improbabile. Cordialmente Orazio Ischia
Pubblicato il 01-12-2009
Sono sicuramente insufficienti gli elementi che ci offre, cmq io farei un consulto da uno specialista fisiatra per dirimere ogni dubbio in merito a quelle riferite vertigini. Con o senza esame cefalometrico non cambierebbero i suoi sintomi come con o senza estrazioni; piuttosto diffidi di coloro che le propongono estrazioni così facilmente magari associate ad appariscenti analisi cefalometriche...la sostanza è altra. Verifichi piuttosto che il collega sia uno specialista in Orotodonzia o quantomeno ci siano innanzitutto i requisiti all'esercizio della professione e poi si affidi con fiducia. Saluti. dott. Attilio Menduni de' Rossi
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Pubblicato il 01-12-2009
Gentile sig.ra da quello che dice mi par di capire che lei porta un apparecchio rimovibile, tali presidi hanno un campo di applicazione molto limitato e comunque, come lei stessa dice, è fondamentale una corretta diagnosi che nella maggior parte delle volte passa attraverso uno studio cefalometrico che eventualmente indica anche la necessità, molto remota, di dover estrarre denti per creare spazio. Per quanto riguarda le vertigini io escluderei prima problemi all'apparato vestibolare con una visita da un bravo Otorino. Distinti saluti Dott. Maurizio Sicilia www.studiosicilia.it
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Pubblicato il 01-12-2009
Sig. Matilde, uno studio cefalometrico da, come risultati, la definizione di una classe scheletrica, permette di eseguire una previsione di crescita, ecc., Questi dati sono abbastanza essenziali per una corretta diagnosi di un paziente in fase di crescita. Nel suo caso siamo a fine crescita per cui secondo alcuni autori questi esami cefalometrici non sono sempre necessari. Le vertigini possono provenire dall'apparato vestibolare, per cui è consigliato un accertamento da un otorino.
Pubblicato il 02-12-2009
Sig.ra Matilde, da quanto espone è possibile che i sintomi da Lei denunciati possano essere di origine occlusale. In tal caso anche un eventuale studio cefalometrico non sarebbe in grado di fornirle alcuna soluzione. Occorre indagare in senso funzionale neuro-muscolare la attuale posizione mandibolare, modificarla, se sarà il caso, mediante un posizionatore mandibolare,verificarla clinicamente e strumentalmente e solo successivamente procedere con la terapia ortodontica quando i suoi sintomi saranno eliminati.
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Pubblicato il 03-12-2009
La terapia ortodontica dovrebbe essere sempre preceduta da una seri di indagini che chiariscano la causa della malocclusione . Cio' fatto il paziente dovrà essere informato su quello che si intende fare e sui risultati che si vogliono ottenere oltre che sulla prognosi. Relativamente al discorso estrazioni sicuramente una terapia puo' essere condotta senza estrazioni se il collega ritiene che cio' sia inutile all'ottenimento del risultato. Dr. Costantino Volpe - Salerno
Pubblicato il 04-12-2009
Che se ne dica l'analisi cefalometrica in un paziente adulto può essere evitata. E' necessaria solo nei casi al limite della chirurgia. Detto questo un repentino cambio di occlusione come avviene nei trattamenti ortodontici può provocare tali sintomatologie, ma la colpa non è del suo dottore bensì di una situazione border line che si manifesta. (la classica goccia che fa traboccare il vaso). Credo sia una situazione transitoria ma, se dovesse continuare, si faccia fare una approfondita visita posturale. Saluti
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