Esistono delle terapie efficaci per ripristinare il buono stato delle gengive?
Scritto da tiziana / Pubblicato il
Gentili dottori, mia figlia di 12 anni e mezzo con malocclusione di 2° classe e tendenza al morso profondo, da settembre 2013 porta un apparecchio ortodontico all'arcata superiore e da dicembre 2013 anche all'arcata inferiore. Il tutto preceduto da RX OPT laterali, impronte dentali e cefalometria. A gennaio 2014 l'ortodonzista dice che le gengive dell'arcata superiore "stanno scendendo" cioè si sono gonfiate e si sono avvicinate agli attacchi, comunque, sono rosee chiare e non dolenti. Prescrive un'igiene professionale e intensificazione dell'igiene domiciliare (la bambina si è sempre lavata con la spazzolino elettrico e manuale monociuffo e filo interdentale e ora colluttorio alla sera)nonostante ciò sono seguiti a breve distanza due episodi di gengivite al molare superiore lato linguale e alla papilla tra incisivo e canino superiore risolti in pochi giorni con applicazione di gel alla clorexidina. Da allora le gengive dell'arcata superiore permangono costantemente edematose specie le papille con la tendenza al peggioramento. L'ortodonzista afferma che questo fenomeno rientra in un quadro parafisiologico nei pazienti portatori di apparecchio ortodontico e che si risolverà solo alla rimozione dello stesso, casomai si ricorrerà ad una gengivectomia. Tutto ciò mi ha turbato e non mi lascia per nulla tranquilla: potrebbero insorgere problemi paradontali a seguito di questa situazione tenendo conto che manca più di un anno al termine della terapia? Esistono delle terapie efficaci per ripristinare il buono stato delle gengive? È opportuno fare seguire la bambina da un paradontologo? La rimozione temporanea dell'apparecchio ortodontico per permettere il ripristino della salute delle gengive potrebbe essere una soluzione? Ringrazio quanti mi vorranno rispondere.
Pubblicato il 28-03-2014
Sono d'accordo col suo dentista-ortodontista. Lasci fare a lui nella gestione dell'iperplasia gengivale e si assicuri che le manovre di igiene orale quotidiana di sua figlia siano corrette ed efficaci. Cordiali saluti.
Pubblicato il 28-03-2014
Sicuramente va valutata attentamente la situazione anche sospendendo transitoriamente la terapia con l'obiettivo di ridurre l'edema gengivale.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Pubblicato il 28-03-2014
Cara Signora Tiziana, la comprendo e capisco i suoi timori. Lo dico da Parodontologo. La Gengivite deve essere curata ora ed anche dopo la rimozione dell'apparecchio Ortodontico se no potrebbe aggravarsi e portare a patologie più serie come una Parodontite in età adulta. A parte il fatto che, da quel che posso intendere dalla sua spiegazione, una ipertrofia gengivale non deve esserci ed in ogni caso deve essere curata parodontalmente. Per venire alla conclusione concreta, faccia visitare sua figlia da un Parodontologo, ricordandole che la Visita Parodontale è praticamente una doppia visita. Ossia, bisogna visitare sua figlia clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Bisogna valutare anche la Gengivite marginale presente. La gengiva sana ha un aspetto roseo a buccia d'arancio dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo, dall'interno all'esterno dello spessore della gengiva aderente. Quando si ha una infiammazione di questi tessuti, questa compenetrazione viene meno per la distruzione delle fibre connettivali e l'aspetto a "buccia d'arancia per l'alternarsi delle concavità epiteliali e delle convessità connettivali, vengono meno e si ha un aspetto lucido che indica patologia gengivale. (Le allego un Poster di quanto detto). La distruzione delle fibre connettivali, spiegata, apre la porta al distacco della Gengiva dal Dente, alla formazione della Tasca Parodontale per l'ingresso di batteri e alla formazione di difetto ossei parodontali per l'interazione dei batteri che da aerobi gram positivi, prima e da aerobi facoltativi poi, diventano infine anaerobi gram negativi che interagiscono col suo sistema immunitario in particolare delle cellule T e avviano la distruzione del ligamento parodontale, dell'osso, della gengiva connettivale ed epiteliale e del cemento radicolare che si necrotizza: è iniziata la Parodontite! Come vede è importante la funzione del sistema immunitario. Anche l'orletto di gengiva libera ipertrofizzato deve essere valutato e soprattutto bisogna valutare i rapporti tra Brackets e filo ortodontico e gengiva. Questi, non devono essere troppo vicini al margine gengivale se no ne causa una sofferenza. Dipende ovviamente dagli spazi presenti, dalla altezza dei denti, dal completamento della loro eruzione attiva ed anche passiva. Quest'ultima riguarda proprio la Gengiva. Se l'eruzione passiva non è completa o fosse alterata, si formerebbero false tasche parodontali con ipertrofia gengivale! Non faccia fare nessuna Gengivectomia. Ci sono troppi fattori Clinico-chirurgici da valutare per programmarla. Anzitutto una Diagnosi corretta, l'avvenuta presa in considerazione dell'eruzione attiva del dente e4 da quella passiva per contrazione della gengiva, la presenza o assenza di false tasche parodontali, la reale presenza di una gengivite marginale con aspetto lucido per i motivi descritti e tanto altro. Queste decisioni è consigliabile altamente che le prenda un Parodontologo che valuti anche la possibilità di rimuovere il filo ortodontico temporaneamente per provvedere alla eventuale terapia parodontale e relativa guarigione ed anche se consigliare all'ortodontista di spostare più coronalmente tutti i brackets! Spero di esserle stato utile. Cari saluti a Lei ed a sua Figlia della quale magari potrebbe essere anche importante farsi comparare l'età anagrafica con quella scheletrica che spesso non corrispondono. Come vede bisogna valutare tante variabili e lo si può fare solo Clinicamente e strumentalmente e non via web! Ripeto e sottolineo che Non è detto che l'età cronologica corrisponda con quella scheletrica. Basta fare una radiografia del polso per accertare la maturità dei nuclei di ossificazione per conoscere l'età scheletrica in realtà utile intorno ai 10-13 anni, proprio l'età di sua figlia! Col metodo di Tanner e Whitehouse si prendono in considerazione 20 dei 30 nuclei di ossificazione del polso e della mana e si attribuisce un punteggio a seconda dello stadio di maturazione raggiunta e si ottengono tre punteggi fondamentali: il totale, il Carpale ed il RUS(radio-ulna-short bones), il punteggio finale dell'adulto che abbia completato la maturazione scheletrica è di 1000 punti. Tutti i punteggi inferiori indicano stadi diversi di maturazione ossea e diverse età scheletriche! Non dimenticando il metodo della Maturazione Vertebrale Cervicale in particolare per l'identificazione del picco puberale nel tasso di crescita cranio-facciale e le correlazioni tra gli indici carpali come l'SMS e quelli vertebrali come come il CVS, il CVMS e il CS dove quest'ultimo indica il picco di crescita mandibolare! Ancora Cordialmente
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Pubblicato il 28-03-2014
Sig. Tiziana, il corretto igiene domiciliare nel paziente ortodontico deve essere indicato da un igienista dentale che è l'esperto di questa materia.
Pubblicato il 28-03-2014
Premesso che tutti i miei colleghi hanno parlato più che bene, l'unico aspetto che a mio avviso non è stato considerato è il seguente: sua figlia non potrebbe essere allergica a qualcuna delle componenti utilizzate per il trattamento ortodontico fisso, tanto da manifestare una condizione di ipertrofia - edema gengivale cronica? Vero che è raro trovare allergie di questo tipo ai fili e agli attacchi ortodontici (a meno che non sia stato utilizzato un filo ortodontico o attacchi in lega contenente Nichel, o allergie alle ceramiche - compositi per attacchi nel caso siano stati utilizzati quelli bianchi), però per scrupolo valuterei questo aspetto.
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Pubblicato il 28-03-2014
Una precisa risposta on-line non è possibile senza una visita clinica diretta completa, un sondaggio parodontale da eseguirsi su sei punti su ciascun dente ed eventuali Rx endorali. In base a questa visita si può decidere la terapia più adatta al caso di sua figlia, talvolta può anche rendersi necessaria una sospensione del trattamento ortodontico fino a quando non sia stato risolto il problema dei tessuti parodontali.
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