Ho un paio di amalgame vecchie di 20 anni. dovrei rimuoverle?
Scritto da Giulia / Pubblicato il
Buongiorno, volevo sentire alcuni pareri su un argomento molto controverso come quello dell'amalgama.
So che l'argomento è già stato trattato diverse volte e mi sono documentata leggendo le vecchie discussioni.
Il mio problema è che ho un paio di amalgame vecchie di 20 anni e da qualche tempo il bite che uso la notte per combattere lo sfregare dei denti in quei punti è diventato tutto nero, come se lasciassero giù colore.
Ora questa cosa mi preoccupa molto, non vorrei ingerire sostanze tossiche. Avevo già il dubbio se toglierle o meno ed ero arrivata alla conclusione qualche anno fa di tenerle, ma il fatto che lascino tutto questo colore forse indica che dovrei rimuoverle?
Grazie
Pubblicato il 02-12-2015
Buongiorno Giulia. Ha detto bene: è un argomento molto dibattuto, sul quale la documentazione scientifica varia da nazione a nazione. In Svezia, ad esempio, con 20 amalgame in bocca la considererebbero un'appestata. In Italia no. Un buon restauro in amalgama dura tutta la vita e non dà problemi. Il mercurio viene rilasciato solo durante la sua compattazione (il giorno in cui è stato eseguito il restauro), e comunque la quantità di mercurio che lei assume mangiando pesce è certamente superiore. Probabilmente se il bite si macchia le amalgame andrebbero lucidate (a patto che siano congrue, che non siano infiltrate e che abbiano una morfologia corretta). Quanto al bite mi permetto di dire che un bite lucidato e confezionato ad arte non dovrebbe assorbire pigmenti di nessun tipo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 02-12-2015
Gentile Giulia, l'amalgama d'argento è un ottimo materiale da conservativa odontoiatrica che purtroppo viene sempre meno usato per essere sostituito con materiale composito resinoso sicuramente più estetico ma molto meno resistente. Pertanto le consiglierei di sostituire l'amalgama solo in casi di effettiva necessità e cioè solo quando usurate o fratturate.In quel caso potrà farle rimuovere in maniera adeguata sotto protezione utilizzando la diga di gomma per isolare il dente ed aspirazione chirurgica e nella stessa occasione sostituire con materiale estetico. Se le otturazioni in amalgama dovessero essere ancora intatte non ha alcun motivo per rimuoverle. Cordialmente
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Pubblicato il 02-12-2015
Gli amalgami vanno rimossi soltanto se c'è qualche problema del tipo: infiltrazione dell'otturazione, dolore, problemi estetici; è invece inutile rimuoverle se tutto va bene, solo perchè pigmentano un oggetto che sfrega contro di esse; se rilasciassero una quantità tale di sostanza da crearle problemi, dopo vent'anni può darsi che si sarebbero già dissolte e non esisterebbero più! Può darsi che non siano state fatte a regola d'arte ma se son durate vent'anni, penso che grossi problemi non ne avessero. Se non è convinta, le faccia togliere pure: non è un lavoro complesso.
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Pubblicato il 02-12-2015
Mi associo assolutamemte a quanto scritto a riguardo dai miei colleghi, seguendo peraltro quanto specificato chiaramente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.. Le otturazioni in amalgama, se correttamente eseguite senza problematiche cliniche - radiografiche e sintomatologiche, possono tranquillamente restare dove sono, non liberano mercurio (se non quando vengono realizzate) e non creano alcun problema alla salute (anche se, su alcuni siti internet, ovviamente come sempre avviene sul web, può trovare chi sostiene il contrario, ma io e i miei colleghi le parliamo di studi scientificamente validati). Quindi, se non ci sono problemi di nessun tipo riguardo alla struttura - ritenzione - margini, può conservarle senza rischi (faccia magari controllare il bite: una minima pigmentazione può averla, ma non dovrebbe macchiarsi molto).
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Pubblicato il 02-12-2015
Andrebbero rimosse con un protocollo di protezione protetta usando la diga di gomma, aspirazione chirurgica, disintossicazione con medicinali omeopatici 10 giorni prima e durante la rimozione, bere tanta acqua a basso residuo, evitare cibi come il pesce, si metta in mani esperte che fanno odontoiatria biologica
Pubblicato il 02-12-2015
Sig. Giulia, qui ritorna l'importanza della visita semestrale, le amalgame essendo una lega metallica, nel cavo orale si ossida e rilascia anche solfuri, per cui esse devono essere semestralmente controllate e rimosse se sussistono delle indicazioni, che noi via internet non conosciamo.
Pubblicato il 02-12-2015
Personalmente non rimuovo le otturazioni in amalgama.... a meno che non sia presente in bocca un gusto di carta stagnola, non si sentano scossette elettriche quando sono toccate da metalli di posate. Io uso un volmetro dell'elettricista e misuro i volt che ci sono tra gli amalgami tra loro e mi baso su quelli. Seguire la legge è prudente cerchi "amalgama DECRETO 10 ottobre 2001 Ministero della salute" e legga l'articolo 2. punto f che recita: "non posizionare l'amalgama dentale in vicinanza di altri restauri metallici, al fine di evitare rischi di corrosione;". La legge dice di non posizionare l'amalgama vicino ad altri metalli quindi attenzione se c'è l'amalgama occhio alle ceramiche in lega (anche aurea), vietati gli scheletrati, ecc. Ora io metto un'amalgama in bocca ora che dal punto di vista biomeccanico è ottima ma devo informare il paziente che vicino (la legge non dice quanto) non devo mettere altri metalli. Se c'è un'edentulia parziale che serve uno scheletrato la legge lo impedisce. Siccome io non so leggere il futuro, non so se questo paziente avrà problemi ai denti vicini. Anche gli impianti sono in lega metallica e la legge dice che vicino ad altri metalli ci può essere corrosione, siccome questa cosa mi lascia assai dubbioso...... PER RISPETTARE LA LEGGE dico: "amalgama? No grazie" Articolo 2 punto e) DECRETO 10 ottobre 2001 Ministero della salute. Se una cosa è regolata dal Ministero io chi sono per andare contro? Come faccio a far sottoscrivere un consenso informato che poi li vicino non si potrà mettere (sarà sconsigliato) nemmeno un impianto? Se non riesco a capire io questa cosa come lo potrà fare il paziente? Con questo non dico di togliere l'amalgama per forza.... ma almeno di nuove prima di farsele mettere sia sicuro che li vicino (quanto?) non dovrà mettere nemmeno un impianto. Saluti
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Pubblicato il 02-12-2015
Cara Signora Giulia, buongiorno. Nuovamente la Collega Dott.ssa Vanessa Ciaschetti mi ha preceduto e mi trova perfettamente d'accordo! Il "nero" che vede è dovuto solo all'ossidazione dell'amalgama, col tempo! Non è niente di tossico ma l'amalgama, come tutto, ha bisogno di manutenzione! Ossia periodiche, anche intervallate da anni ed anni, lucidature! Una Amalgama Lucidata e di qualità, come ha detto la mia Colta Collega, può durare decenni e decenni! Anche se ha già Letto probabilmente le mie risposte, dato che "Repetita Juvant", Mi vedo costretto quindi a riprendere pari pari il Discorso sull'Amalgama in Odontoiatria già fatto più volte e chiedo scusa ai Colleghi per la ripetizione ma la trovo necessaria! Le lascio una foto di un dente curato in amalgama d'argento, in bocca da oltre 30 anni,a dimostrazione della enorme bontà e durata nel tempo, dopo un doppio intervento parodontale di allungamento della corona clinica oltre che di terapia resettiva ossea di osteotomia osteoplastica per tasche parodontali per parodontite.Il curare un Dente con Amalgama o con Materiale estetico dipende dalla situazione Clinica. Poi ovviamente se il paziente ha problemi di estetica e desidera il materiale estetico si fa questo che ha caratteristiche ormai eccellenti. Volendo però sottilizzare una sia pur minima differenza di "bonta" a favore dell'amalgama sui denti posteriori, c'è ed è indiscutibile ma basta "informare". Una chiusura e resistenza all'abrasione e alle infiltrazioni marginali, con l'ha l'amalgama, il materiale estetico non l'ha ancora anche se sono piccole differenze. Basta rifare l'otturazione qualche volta in più nella vita: Di contro l'amalgama va lucidata più volte nella vita! L'amalgama d'argento è il materiale più largamente usato dai dentisti di tutto il mondo per il restauro dei denti posteriori. La questione della pericolosità di questo materiale per la salute è vecchia quasi quanto il materiale stesso ed ha portato i ricercatori a sviluppare su questo argomento una vastissima letteratura scientifica. Il mercurio, una volta legato agli altri metalli, è dimostrato essere stabile e liberato nel cavo orale in quantità assolutamente trascurabili per la salute. Un lavoro scientifico pubblicato in Germania nel 1995, che tratta di una nuova tecnica messa a punto per misurare la quantità di vapori di mercurio presenti nel cavo orale e nella saliva, ha accertato che la quantità di mercurio dovuta alle otturazioni non è pericolosa. Alle stesse conclusioni sono giunti i ricercatori dell'Università di Goteborg in una ricerca pubblicata nel 1997. La popolazione europea assume giornalmente con gli alimenti circa 5-10 microgrammi di mercurio mentre fino a 5 possono essere quelli liberati dalle otturazioni. La somma dei due valori è di gran lunga inferiore al valore accertato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come quotidianamente tollerabile pari a 30-40 microgrammi/giorno. Studi scientifici molto accreditati di Ivanovic, 1989, e Wirz hanno dimostrato che i pazienti portatori di numerosi restauri in amalgama non presentano un tasso di mercurio più elevato né nel sangue né nelle urine rispetto a pazienti che non hanno restauri in amalgama. È importante considerare che gli abitanti di isole o zone costiere (Giappone, Svezia, ecc.) con o senza otturazioni in amalgama presentano a causa dl frequente consumo di pesce, livelli di mercurio nel sangue e nelle urine decisamente più elevati degli abitanti delle zone continentali. I mass media, soprattutto nei paesi scandinavi, in Germania, negli Stati Uniti, e più di recente anche in Italia, hanno riportato notizie prive di serio fondamento scientifico riguardo al rischio amalgama, che spesso fanno riferimento ad articoli di vecchia data successivamente smentiti da ricerche più attente e sofisticate. La diffusione di falsi allarmismi presso la popolazione è favorita dalla medicina 'alternativa', dagli ecologisti, dalla cattiva informazione e probabilmente anche dall'industria, molto interessata a spingere materiali sostitutivi molto più costosi e remunerativi dell'amalgama. Negli Stati Uniti, l'Assistant Secretary for Health ha costituito nel 1991 un comitato di ricerca che ha vagliato ed analizzato circa 500 lavori e pubblicazioni scientifiche riguardanti l'amalgama. I risultati di questa ricerca, pubblicati nel 1995, non evidenziano in alcun modo che le otturazioni in amalgama siano nocive. L'U.S. Public Health Service, tenuto conto del parere del Ministero della Sanità e del Centro Controllo e Prevenzione della Food and Drug Administration, ha pubblicato su una rivista a larghissima tiratura un articolo chiarificatore in merito a fine di rassicurare sul rischio inesistente la popolazione, allarmata dalle frequenti voci riportate dai media riguardo ai pericoli del mercurio. In Svizzera i direttori delle quattro Cliniche Universitarie di Berna, Basilea, Ginevra e Zurigo hanno risposto alle accuse contro i danni dell'amalgama pubblicati su alcune riviste e giornali non scientifici con un lavoro riassuntivo sul problema sostenendo che l'amalgama può essere impiegata, tranne poche eccezioni in pazienti allergici, come ottimo materiale per otturazione nel settore posteriore. Il prof. Wirz direttore del reparto di merceologia dentale dell'Università di Basilea, che è considerato il maggior esperto in Europa sul problema ha pubblicato nel 1995 un articolo in difesa dell'amalgama che ha avuto larga diffusione. La Federation Dentaire Internationale durante i congressi di Vancouver e di Budapest del 1994, dedicati all'argomento, ha assolto l'amalgama ritenendola un materiale valido ed economico e non ancora sostituito da altri. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 1995 con la collaborazione dei suoi organi, Oral Health Programme e Office of Global and Integrated Environmental Health, insieme alla FDI ha pubblicato un documento che conclude che i restauri in amalgama sono sicuri ed economici e che lo svantaggio è di non avere il colore dei denti. Materiali sostitutivi dell'amalgama con le medesime caratteristiche di sigillo marginale, facilità d'uso e basso costo non esistono ancora. Materiali alternativi come l'oro o la ceramica sono estremamente validi ma necessitano dell'opera del laboratorio odontotecnico e di procedure più complesse che portano ad avere restauri con un costo finale di 5/6 volte più elevato. Le resine composite, su cui la ricerca sta lavorando moltissimo e molto stanno investendo le case produttrici, hanno il pregio di potersi legare tenacemente allo smalto dentale e di essere del colore dei denti rendendo i restauri invisibili e quindi molto graditi ai paziente, non sappiamo con certezza come si comporteranno nel tempo, non sono ancora in grado di sostituire l'amalgama in ogni occasione clinica e comunque rendono i restauri nettamente più costosi a causa del maggior tempo e cura che richiedono per ottenere risultati soddisfacenti. Alcuni dei titoli bibliografici più significativi: J. Wirz "Die unbegründete Angst vor Amalgam" - Swiss Dent 13(4), 9-18, 1992(Disponibile la traduzione italiana) FDI World Dental Federation, World Health Organisation "Consensus Statement on Dental Amalgam" - FDI WORLD July/August 1995 L. Olstad, R.J. Holland 2 "Effect of placement of amalgam restorations on urinary mercury concentratoins" - Dent Res 69(9), 1607-1609, 1990 K.R. Snapp. D.B. Boyer, L.C. Petterson, C.W. Svare "The contribution of dental amalgam to mercury in blood" - Dent Res 68(5), 780-785, 1989 S. Cinelli, C. Del Colle, G.P. Ferronato: "Citotossicità dell'amalgama" - Dental Cadmos 12, 68-72, 1995 R.J. Simonsen: "The amalgam controversy" - Quint Int 22(4), 241, 1991 R.V. Katz: "The safety of dental amalgam: the classic problem of early questions and premature conclusions" - Quint Int 22(4), 243-246, 1991 ADA: "Special report" - J Am Dent Assoc 122(1), suppl., 1990 J.E. Dodes "Amalgam toxicity" - Operative dentistry 1988; 139 (1): 32-36 J. Bratel, T. Haraldson, B. Meding, E. Yontchev, S-C Ohman, J-O Ottosson: "Potential side effects of dental amalgam restorations, an oral and medical investigation" - Eur J Oral Sci 105, 234-243, 1997 J. Bratel, T. Haraldson, J.O. Ottosson: "Potential side effects of dental amalgam restorations, no relation between mercury levels in the body and mental disorders" - Eur J Oral Sci 105, 244-250, 1997. Le lacio un Poster di una Ricostruzione in Amalgama da me fatta con allungamento della Corona Clinica per motivi Parodontali. La prego di Notare la Differenza di forma e di aspetto tra la precedente amalgama (non mia), Non modellata e non lucidata e di pesssima qualità e la mia,di qualità eccellente perché ricca di Argento e modellata con cresta marginale, solchi disvincolo, fossette e versanti cuspidali e forma a Regola d'Arte, occlusale e all'equatore del dente e per i sani rapporti con la Gengiva creati con l'intervento di Chirurgia Parodontale Preconservativa! Ancora Cari Saluti Cordialmente
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Pubblicato il 02-12-2015
Gentile sig.ra Giulia, il suo sospetto è vero, intendo dire che le amalgame rilasciano una serie di ioni relativi ai componenti (stagno, rame, mercurio, argento ecc..), se lei vedesse al microscopio o in foto professionali la superficie di una vecchia amalgama capirebbe come non è un lusso una otturazione in composito, ma un dovere sceglierla e un saggio consiglio da dare. Ho molte pubblicazioni sull'argomento, anche perché mi occupo di conservativa, cosmetica ed estetica, e le assicuro che non sono solo datate, ma decisamente fuori mercato e fuori interesse. Non le dico poi lo stato dei denti quando si smontano queste otturazioni: all'interno dei denti ci sono infatti miliardi di canali. Nell'insieme il dente sottostante è nero. A lei le conclusioni. Distinti saluti
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Pubblicato il 03-12-2015
Gentile Sig.ra Giulia, un bite fatto a regola d'arte non dovrebbe in ogni caso macchiarsi. Se si macchia potrebbe essere una cattiva polimerizzazione del materiale. Personalmente ho 6 amalgame in bocca alcune molto vecchie e non penso di farmele sostituire. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-12-2015
Gentile sig.ra. è vero, la questione è molto dibattuta, ma solo qui in italia, questo perchè, come vedo anche dalle risposte su questo sito, la classe odontoiatrica italiana è "orfana" del restauro in amalgama, che nonostante le sue qualità ottimali di durata ed esecuzione ( una discreta amalgama la sanno fare tutti, ma un buon composito in pochi) è ormai una tecnica " preistorica" che dovrebbe ormai stare nel nostro album dei ricordi, e quindi una amalgama tatuante ( che rilascia particelle)và assolutamente sostituita, anche perchè, si tratta di un amalgama di antica generazione, con una serie infinita di metalli pesanti, oltre il mercurio. p.s. almeno questo è il mio personalissimo parere ed anche della comunità scientifica mondiale.
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