Sono un ragazzo affetto da parodontite
Scritto da vito / Pubblicato il
Salve, sono un ragazzo affetto da parodontite, nello specifico la mia parodontite è in uno stadio avanzato, ha già causato il distaccamento di un incisivo ed ha compromesso altri denti. La mia dentista di sempre non ha mai fatto caso al fatto che le mie gengive perdessero sangue facilmente ed al mio sottolineare l'evento mi ha semplicemente risposto dicendomi che ho le gengive sensibili: adesso ho la bocca devastata, ho diverse sacche profonde tra i denti. Cambiando (logicamente) odontoiatra ne ho trovato uno che mi ha detto che agirà andando a scavare, con piccoli interventi, la mandibola e la mascella affinché l'osso andrà a formare un angolo retto con i denti e così facendo il tartaro non potrà più penetrarvi. Adesso vi chiedo, ma non rischio di avere i denti troppo poco sorretti dall'osso? non verrebbero ad essere un po' troppo esposti? Pensate che sia il modo giusto di agire?
Pubblicato il 18-04-2010
Caro Signor Vito...se fosse vero e confermato che lei a 24 anni ha veramente una Parodontite grave...DEVE mettersi nelle mani di un eccellente Parodontologo, perchè è inconsueto avere parodontiti gravi a 24 anni, a meno che non ci siano concomitanti altre patologie che le consiglio di fare indagare da un Medico specialista in Medicina interna ed immunologia...lo faccia mi raccomando...poi con i risultati di analisi e diagnosi eventuali dell'internista vada dal Parodontologo...ora non si allarmi...è pura routine ed è doveroso da parte mia dirle questo...poi magari salterà fuori che lei non ha niente e che è una eccezione che conferma la regola, la sua partodontite...se parodontite poi è!!!....LE SPIEGO IN OGNI CASO COSA SIA LA PARODONTITE......la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un articolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ……..TERAPIA PARODONTALE………………………. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali… Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: …….VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa)....quindi è importante che lei la legga.... ...... Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it …………….......... POI ...........sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'.... poi.... TRA I MIEI CASI CLINICI....seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): …..a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti... a Pag 2...Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria....e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..... infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it …………….......... ...... ..........POI ...per la radice e il dolore al dente................:..................il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........legga in questo portale cliccando sul mio nome, nelle pubblicazioni-articoli i miei articoli e pubblicazioni sulla parodontite, visita parodontale, la tasca parodontale....qyesta sconosciuta...e tanto altro..............................Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 18-04-2010
Sig. Vito, se non viene eseguito un trattamento parodontale, probabilmente lei perderà precocemente altri denti. La stessa cosa succederà, se lei non saprà mantenere quotidianamente i consigli dell'igienista dentale, quindi è perfettamente inutile intraprendere un trattamento parodontale, se non intende cambiare stile di vita, cioè niente fumo, meticolosa pulizia quotidiana e visita odontoiatrica trimestrale e poi semestrale.
Pubblicato il 18-04-2010
Salve Sig. Vito, considerata la sua giovane età, la descrizione catastrofica della sua parodontite mi sembra un pò esagerata, a meno che non si tratti di una poco frequente forma di gengivite ulcero-necrotica acuta (GUNA). Le consiglio, pertanto, di affidarsi ad una brava igienista dentale che procederà a tutte le misure di preparazione iniziale (scaling, root planing, etc.) e che saprà consigliarla su tutte le misure di igiene domiciliare che dovrà scrupolosamente eseguire. Tanti auguri e... non si dimentichi di spazzolare i denti tre volte al giorno, soprattutto la sera prima di andare a letto, e di usare il filo interdentale!
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Pubblicato il 19-04-2010
Gentilissimo paziente, è ovviamente complesso darle delle risposte specifiche al suo caso non avendo alcuna documentazione radiografica e clinica, ad ogni modo presumo che il nuovo dentista le abbia proposto degli interventi di chirurgia osteoresettiva che permettono di rimodellarle l'osso per dare allo stesso un profilo corretto. Tale tipo di intervento determina ovviamente una perdita di osso, ma questa riduzione permette di ridurre entro alcuni limiti le tasche parodontali. Tengo comunque a precisare, al di là della terapia chirurgica osteoresettiva o della terapia rigenerativa, che l'igiene quotidiana assieme alla igiene dal dentista con cadenza trimestrale sono la base fondamentale e imprescindibile nella cura della malattia parodontale. Purtroppo tale concetto difficilmente viene compreso e ci si riferisce alla "parodontite" quasi sempre come una sorta di meteorite che caduto dall'alto fa e continua a fare danni senza assumersi alcuna responsabilità. Cerchi un bravo parodontologo e allo stesso tempo diventi lei stesso artefice scrupoloso nell'igiene quotidiana. Cordialmente Dott. D. Cianci.
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Pubblicato il 19-04-2010
Spett. Sig. Vito, la malattia parodontale, una malattia batterica che attacca gengive ed osso di sostegno del dente, và quotidianamente combattuta. Il fatto di rimuovere il tartaro dalla tasche gengivali e di ricreare dei corretti profili ossei e di istruirla a mantenere uno stato di salute delle sue gengive è il trattamento di elezione. Dr. A. Ruggirello.
Pubblicato il 19-04-2010
Sig. Vito, alla sua giovane età perdere elementi dentari è una cosa seria, la invito a seguire scrupolosamente i consigli di un parodontologo di acclarata esperienza, io farei una chirurgia aggiuntiva (con innesti di osso)e non resettiva. Le consiglio di leggere i miei casi clinici per averne una idea: Igiene orale e malattia paradontale; recessioni gengivali e sul mio sito personale: www.studiodentisticoserafini.it, tra i casi clinici paradontali, c'è un intervento parodontale. Cordiali Saluti
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Pubblicato il 19-04-2010
La cosa importante è risanare la sua bocca. La cosa peggiore non è esporre i suoi denti ma è lasciare le sue gengive infiammate. E' proprio l'infiammazione causata dai batteri che induce una risposta immunitaria atta a farle ritirare l'osso e creare le tasche parodontali. Risanare è l'obiettivo del parodontologo per arginare la malattia. Saluti
Dentista Lazio, Latina
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Dentista Puglia, Foggia
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Dentista Valle d'Aosta, Aosta
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