Ansiolitici e antidepressivi influiscono sulla patologia parodontale?
Scritto da emanuele / Pubblicato il
Buongiorno a tutti....vi scrivo per chiedervi una informazione e spero davvero che mi rispondiate......sto passando un periodo molto stressante e ansioso.....diciamo un po di depressione e ansia con attacchi di panico.....il mio dottore mi ha consigliato una cura con delle pasticche di ansiolitici un antidepressivo.....volevo chiedervi siccome ho letto che possono provocare la piorrea ed io avendo alcune gengive ritirate ho molta paura ad assumere questi farmaci e magari perdere i denti.....c'e un consiglio che potreste darmi per far si che cio' non accada? influiscono tantissimo sulla patologia parodontale?...... spero che mi rispondiate.....un cordiale saluto.......
Pubblicato il 03-09-2012
Sig. Emanuele, alcuni farmaci possono dare iposalivazione, riferita dal paziente come xerostomia, riduzione di saliva significa diminuzione di protezione verso il parodonto. Le consiglio una visita da un odontoiatra che si occupa di parodontologia e un colloquio con igienista dentale che le fornirà tutte le spiegazioni per evitare di entrare nel tunnel della malattia parodontale.
Pubblicato il 03-09-2012
Come diceva teste' il collega, qualche farmaco provoca diminuzione della salivazione, pero' dire che causa la piorrea mi pare eccessivo. Comunque non abusi di queste medicine.
Pubblicato il 03-09-2012
Caro Signor emanuele, Più che gli antidepressivi e psicofarmaci in genere, sono proprio lo stress, l’ansia e la depressione, che interagendo anche per una stretta relazione che esiste tra questi due sistemi, quello Psicologico e quello della attività immunitaria, con l’apparato immunitario sistemico e locale, ad intervenire come causa scatenante e/o aggravante o come concausa importante, nella formazione di una Parodontopatia! Infatti la tasca parodontale ed i difetti ossei, che sono le due massime espressioni della parodontite, hanno come eziopatogenesi una complessa interazione tra batteri anaerobi gram negativi contenuti nella placca batterica nel fondo delle tasche parodontali ed il sistema immunitario controllato anche dalla attività Neuro endocrina, plasmata anche dalla patologia Psicogena! Non mi addentro nella descrizione della parodontite ma le lascio un Poster con immagini dei difetti ossei che essa causa e della loro terapia. Spero di esssere stato chiaro in questo argomento molto ostico della etipatogenesi (causa, in parole povere) della Parodontite. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 03-09-2012
Si certamente, se i farmaci presi provocano iposalivazione, (e questa associata a cattiva igiene domiciliare ) Attento allo stress, accertato come fattore di rischio parodontale. In ogni caso si facci visitare da un parodontologo. Auguri Fausto Dott Perrone
Pubblicato il 03-09-2012
Caro Emanuele, penso che la cosa più urgente per lei sia uscire da questo periodo di stress che le causa tanti problemi. Perciò le consiglio di affidarsi con fiducia alle cure del suo medico per superare, anche con l'aiuto di farmaci, questo momento di crisi, rapidamente. Nel frattempo si rechi dal suo dentista di fiducia che le potrà monitorare la situazione oro-dentale ...e cerchi di dedicarsi con cura all'igiene orale quotidiana. vedrà che tutto si risolverà per il meglio. In bocca al lupo!
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 03-09-2012
Gentile Emanuele, oltre ai farmaci che causano xerostomia, ci sono alcuni gruppi di farmaci che servono per abbassare la soglia dell'eccitabilità del sistema nervoso, tra i quali gli idantoinici, i barbiturici e alcune benzodiazepine, che causano, se utilizzati per lungo tempo, come effetti collaterali, iperplasia gengivale e parodontiti (cioè la piorrea). Questi sgraditi effetti collaterali sono sempre riportati nel bugiardino (il foglietto illustrativo presente nella confezione del farmaco). Se ne trova nota, ne parli col dottore che le ha prescritto la cura farmacologica che sta seguendo, oppure col suo dentista. Anzi, le consiglio di farsi certamente visitare dal suo dentista perchè, avere le gengive ritirate già alla sua età, è un importante segno di malocclusione o di cattiva funzione dei suoi denti. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Lombardia, Bergamo
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Lodi
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Messina
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Liguria, La Spezia
Vedi la scheda