Quali sono i rischi di trasmettere la patologia al figlio?
Scritto da Francesca / Pubblicato il
Buongiorno. Sono in cura per una parodontite aggressiva da circa un anno. Vorrei avere un figlio, ma sono molto preoccupata. Quali sono i rischi di trasmettere la patologia al figlio? E' inevitabile il contagio dei batteri e quindi della parodontite o posso prevenirlo in qualche modo? Grazie in anticipo
Pubblicato il 17-10-2013
Buongiorno la possibilità di prevenire la patologia é possibile a patto che si presenti in studio per le valutazioni del caso, quindi si rechi dal suo dentista ogni tre mesi per ridurre la carica batterica presente nel suo cavo orale, così potrà controllare la sua parodontite. Se vorrà avere un figlio non si preoccupi, a patto che si sottoponga a controllo trimestrale dal suo dentista, buona giornata
Pubblicato il 17-10-2013
Gentile signora, la parodontite è una malattia multifattoriale. La placca e' sicuramente la prima responsabile, ma poi intervengono anche altri fattori nello sviluppo della malattia. Ad esempio l'esecuzione di una corretta igiene orale può prevenire il manifestarsi del problema o quantomeno ridurne le conseguenze. Perciò non si può considerare la parodontite come una malattia trasmissibile ereditariamente nel senso stretto del termine.Inoltre se è vero che parte della placca e'di derivazione materna durante il parto, è anche vero che negli anni essa subisce notevoli modificazioni nella sua composizione. Perciò stia tranquilla e dia seguito senza problemi al suo desiderio di maternità. Cordiali saluti. Dr. Alessandro Francini - Messina e Reggio Calabria.
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Pubblicato il 17-10-2013
Non si ereditano i batteri ma si eredita sicuramente la predisposizione genetica che si ha della malattia parodontale. È dimostratissimo in letterattura che molti individui hanno la predisposizione genetica alla parodontopatia, quindi potenzialmente anche suo figlio potrebbe averla e negli anni svilupparlo. Esistono cause endogene (genetica) ed esogene come accumulo placca, problemi dentali, funzionali, tabagismo, diabete.............
Pubblicato il 17-10-2013
Gent. Sig.ra Francesca La parodontite è una malattia multifattoriale dovuta ad un fattore genetico, oltre che batterico,ecc. ecc.; pertanto non è detto che il suo futuro figlio si ammalerà di parodontite, se geneticamente non sarà predisposto. Cordiali saluti Dr. Erminio Casalini Modena e Bazzano (Bo)
Pubblicato il 17-10-2013
Cara Signora Francesca, la Parodontite non è una malattia ereditaria in nessuna delle sue verianti! L'unica parodontite ereditaria è quella "Giovanile" che colpisce solo il sesso femminile ed inizia a circa 13 anni di età e ha caratteristiche sue peculiari che non centrano niente con la Parodontite Aggressiva che ha Lei! Avendola da un anno ed essendo in cura, presumo che la terapia chirurgica sia stata già fatta ed ora stia facendo la terpia di mantenimento con curettage e scaling e root planing e-o riabilitativa totale! In questo caso la carica batterica presente è ridotta del 98% circa, in pratica è ridotta a quasi niente e non esistono pericoli, oltre che per le malattie focali sistemiche del suo organismo, anche per l'eventuale embrione e poi feto durante la gestazione! Se dopo un anno non fossero state fatte le terapie chirurgiche ossee ricostruttive e rigenerative dei difetti ossei con eliminazione delle tasche parodontali mi verrebbero dei dubbi sulla diagnosi e sulla terapia! Questo lo sa solo lei perchè il Parodontologo deve averla informata su tutto e sul perchè di tutto per avere il consenso informato e per dovere Professionale e Deontologico! La onde ragion per cui, stia tranquillissima se le terapie chirurgiche fossero state fatte! Se non fossero state fatte, allora o vale quanto ho scritto sopra o non è una parodontite aggressiva diffusa dell'adulto ma solo una parodontite lieve di altro tipo con tasche di soli 4/5 mm. che guariscono con ripetuti curettage e scaling e root planing, di regola a cadenza trimestrale e per vari mesi od anni. In questo caso però non avrebbe flora batterica anaerobia gram negativa "cattiva" che non potrebbe quindi trasmettersi al feto! Per prudenza, ma solo dopo conferma con visita doppia intervallata da una preparazione parodontale iniziale completa comprensiva di curettage e scaling e root planing, che serve proprio per confrontare le misure parodontali del sondaggio in sei punti di ogni dente di tutti i denti, rilevate prima e dopo la rimozione del tessuto di granulazione delle tasche stesse, molle dove la parodontite fosse in quel momento attiva o duro fibroso se fosse invece inattiva, per avere la reale loro profondità. Consiglierei anche che le venissero prescritti antibiotici da un paio di giorni prima del curettage e scaling per almeno una settimana, con l'accortezza di fare il curettage e scaling solo dopo igiene orale professionale e in una sola seduta! Questo per tutti i curettage che dovesse fare in gravidanza, in genere alla fine o metà di ogni trimestre! Le lascio un Poster di una Parodontite Aggressiva! Spero di esserle stato utile oltre che chiaro. Un caro saluto. Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 17-10-2013
Gentile Sig.ra Francesca, se si è sottoposta alle cure del caso ora la sua malattia è sotto controllo pertanto non vi vedo problemi. Esiste però una predisposizione genetica che ovviamente si può ereditare. Comunque penso che non possa impedire la sua maternità. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-10-2013
La parodontite aggressiva non è una malattia ereditaria. Essa è una malattia dovuta a più fattori, alcuni modificabili, altri no. Si può ereditare (non necessariamente) una predisposizione ad ammalarsi, ma poichè ciò non si può modificare, bisognerà che suo figlio intervenga sui fattori "modificabili", cioè l'igiene e le abitudini voluttuarie come il fumo. Se sarà capace di controllare questi aspetti, difficilmente si ammalerà, stia tranquilla.
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Pubblicato il 17-10-2013
Sig. Francesca la parodontite non è una patologia ereditaria, i batteri implicati li troviamo in tutte le bocche, ma in alcune predisposte con igiene non corretta questi batteri virulizzano e provocano il danno parodontale; se lei fosse stata dedita alla visita semestrale non sarebbe mai arrivata alla parodontite aggressiva, perché l'avrebbe prevenuta. Sia tranquilla e non dimentichi la visita semestrale al futuro nascituro, AUGURI.
Pubblicato il 20-10-2013
Gentile Signora, molti Colleghi le hanno risposto che la parodontite è una malattia genetica, ma non è così! Ha carattere familiare si, quindi è ereditaria allo stesso modo di come possa essere ereditaria la somiglianza somatica tra genitori e figli, ma non è legata ai geni! I fattori che determinano la parodontite sono biologici, chimici e fisici. Quelli BIOLOGICI sono dovuti alla presenza di placca dentaria, cioè popolazioni di microrganismi che si accumulano nel solco gengivale insieme a residui di sostanze presenti nella bocca, ed a precipitati di ossalati di calcio provenienti dalla saliva (tartaro o calcare) che inglobano e cementificano il tutto. Questi batteri infiammano e danneggiano il tessuto gengivale e causano un riassorbimento patologico dell'osso alveolare (la gengiva si gonfia e sanguina, mentre l'osso si ritrae dalla radice dentaria). Altro fattore biologico è quello ormonale, che colpisce più le donne rispetto agli uomini: sono gli stessi ormoni che regolano il ciclo mestruale e l'adattamento del tessuto mucoso durante la gravidanza. L'igiene, sia di pulizia locale che quella di tipo alimentare, è determinante nella prevenzione. Altrimenti serve l'aiuto dell'igienista dentale e del dentista parodontologo. I fattori CHIMICI determinano parodontopatie infiammatorie o atrofiche a secondo delle sostanze specifiche: tabagismo, acidi di reflusso gastrico, farmaci, varie sostanze esogene. I fattori FISICI sono i più frequenti nel determinare la parodontite, anche perché predispospongono all'accumulo di placca. Si hanno quando i denti non funzionano bene perché storti e mal articolati tra loro. Diventano quindi difficili da pulire (associazione ai fattori biologici) e si traumatizzano poco alla volta a causa degli insulti meccanici durante la masticazione, la deglutizione e la respirazione orale, sia durante il giorno che di notte. Deve sapere che i denti si rinforzano sempre più nel loro alveolo osseo quando sono dritti e ben funzionanti, mentre si danneggiano a vicenda quando funzionano male (malocclusione), quando urtano tra loro uno prima ed uno dopo (precontatti), quando subiscono spinte anormali dalla lingua, ecc.. Quando i denti funzionano male, trasmettono il trauma occlusale al loro tessuto di sostegno, che è il parodonto, causando quell'infiammazione che si chiama parodontite. Questa è la parodontite che si eredita dai genitori per "somiglianza somatica", caratterizzata da una forma delle mascelle tra loro non congrue o dalla posizione dei denti disordinata. Questa parodontite da fattori fisici o meccanici (è la stessa cosa!), la si ha anche quando sono presenti abitudini viziate (anomala spinta linguale ai denti, uso incongruo del ciuccio, succhiamento del dito, ecc.), che alterano la posizione delle mascelle e dei denti. Gentile Signora, affronti la gravidanza ed il parto con la sua bocca in perfetta salute e stia tranquilla: non trasmetterà la parodontite a suo figlio! In seguito, abbia cura che il suo bambino cresca senza difetti posturali e con i denti perfettamente articolati tra loro, e vedrà che suo figlio non contrarrà alcuna parodontite. Cordiali saluti ed auguri per la sua famiglia presente e futura.
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Pubblicato il 23-10-2013
Concordo perfettamente col dr. De Fazio sulla sua esposizione dei fattori fisici che predispongono alla parodontite. Il consiglio finale è quindi: oltre che curare l'igiene ed eliminare le altre cause citate, portare il bambino fin da piccolo da un ortodonzista, (meglio se pratica terapia con apparecchi funzionali), per far controllare l'occlusione. Inoltre non prolungare troppo l'uso di cibi liquidi o semisolidi (pappine varie), perchè i denti, come già detto, per stare bene devono lavorare.
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