Posso correlare tutti i problemi che ha avuto alla necrosi del dente?
Scritto da Laura / Pubblicato il
Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 5 anni; Lo scorso agosto a causa di una caduta, ha subito un trauma ad un dente, portata dal dentista, ha riscontrato che il dente è in necrosi, infatti quasi subito ha iniziato a diventare scuro; ci ha dato tre ipotesi da vagliare: l'estrazione, la devitalizzazione o aspettare che cadesse da solo (trattandosi di dente da latte)..abbiamo deciso di aspettare, sapendo che poteva andare in contro ad ascessi.. Detto ciò in quel momento la bambina non ha mai manifestato dolore o sintomi di tale importanza, così abbiamo deciso di aspettare. Alla fine del mese di ottobre, però, ha subito due ricoveri nel giro di un mese.. nel primo in conseguenza a lesioni vasculitiche papulari-maculari agli arti inferiori, e tumefazione ai piedi, le hanno diagnosticato la "porpora di Schoenlein Henoch"; è stata trattata con antibiotico in vena causa di una sovrainfezione a livello delle mani con vistose lesioni cutanee vescicolari e dopo 10 giorni di trattamento, è stata dimessa. Al secondo ricovero, dopo circa 15 giorni, sono comparse macchie maculo-papulo-vescicolari, all'emicostato e tumefazione al dito della mano e durante il ricovero sono comparse lesioni nodulari sottocutanee... per tutto questo, per una sospetta borelliosi è stata sottoposta a 40 giorni di antibiotico! Rifatte le sierologie dopo la terapia, si è esclusa anche l'ipotesi della malattia, quindi ad oggi non abbiamo una causa sui sintomi che la bambina ha manifestato. Ora dopo tutto ciò, il dentino non è più nero!! Questa mattina l'ho portata a fare un controllo dal dentista, mi ha confermato che il dente è morto e il colore può dipendere dalla terapia antibiotica che si è fatta!! E finalmente arrivo al quesito...posso correlare tutti i problemi che ha avuto a livello di infezioni-macchie, alla necrosi del dente? Insomma può essere che invece di fare un ascesso,l'infezione si può manifestare anche in altri punti? Grazie spero di essere stata abb chiara, in ogni caso ora sta meglio, anche se una diagnosi ancora non c'è...mi auguro di essere sulla strada giusta!!
Pubblicato il 13-02-2015
Sig. Laura, di norma un dente necrotico non genera il calvario da lei descritto, ma un trattamento endodontico o l'avulsione da valutare dopo RX sono consigliate per evitare la formazione d'infezioni. Le consiglio di non prendersi lei delle responsabilità facendo delle scelte che potrebbero essere sbagliate, non essendo una specialista della materia, lasci questo compito all'odontoiatra che diventerà responsabile della bocca della bimba.
Pubblicato il 14-02-2015
Cara Signora Laura, buongiorno. "ci ha dato tre ipotesi da vagliare: l'estrazione, la devitalizzazione o aspettare che cadesse da solo". Le tre ipotesi deve valutarle il Dentista e decidere Lui quale sia la migliore, dopo accurato accertamento clinico e semeiologico-strumentale, non certo Lei. Non è Professionale comportarsi così! In linea di massima, perché non conosco la situazione clinica reale, il dente deve essere salvato con un trattamento Endodontico Pedodontico! Tra l'altro Lei parla di Dente in Necrosi senza specificare quale dente sia! E' presumibile, visto che riferisce di un trauma da caduta, che sia un incisivo. L'incisivo deciduo centrale viene sostituito dal permanente intorno ai 6-8 anni e il laterale intorno ai 7-9 anni. Se fosse il canino, verrebbe sostituito tra i 9 ed i 12 anni. Pertanto, è importante sapere che dente sia. E' importante valutare radiologicamente la maturità della radice del dente permanente sottostante per predire l'epoca di eruzione. Ora preciso una cosa che non ha valore assoluto ma ha un valore relativo che comunque deve essere preso in considerazione e che quasi sempre non avviene purtroppo mai, da parte del Medico o del Dentista: Le "malattie focali". Un dente in Necrosi, a mio parere, ma non ho a disposizione una valutazione clinica per confermarlo con certezza, ma solo "il fare buona Medicina, buona Chirurgia, buona Odontoiatria nel mio DNA, deve essere curato e non lasciato lì dove tra l'altro può essere causa di Malattie Focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso un dente con l'endodonto infetto o potenzialmente infetto! Quindi, in tal senso, rispondo positivamente alla sua domanda! In ogni caso, a prescindere da tutto questo, il dente deve essere curato per curare ed eliminare l'infezione endodontica che può contenere una infinità di microbi ma che, in verità, può essere anche asettica e dovuta unicamente alla sofferenza acuta fino alla "sezione" del peduncolo vascolo nervoso del dente in causa! In realtà la vasculite di cui la sua bimba ha sofferto (porpora di Schoenlein Henoch) può anche essere su base batterica focale ma questo è veramente molto raro e solo teorico. I batteri hanno però importanza perché spesso la porpora di Schoenlein Henoch esordisce dopo un episodio infettivo a distanza, in genere bronco-polmonare ma anche di altra natura e localizzazione. La malattia Focale però ha caratteristiche peculiari ed è autoimmune e quindi automantenentesi anche dopo che sia stata curata il focus di partenza. Ha sintomi sistemici particolari che devono essere ricercati, valutati, analizzati e Diagnosticati dopo avere fatto Diagnosi Differenziali spesso molto Complesse. E' pur vero che in questa vasculopatia si ha un deposito di immunoglobuline a, dette IgA, a dimostrare che non è solo la componente batterica che possa essere presente ma anche quella immunologica! Il discorso e le riflessioni cliniche diventano sempre più sottili e meno semplici di quanto sembrerebbe ad una superficiale valutazione Clinica. Come vede, dietro il dire "tre ipotesi da vagliare: l'estrazione, la devitalizzazione o aspettare che cadesse da solo", c'è tanta Cultura Medica ed Odontoiatrica, locale e Sistemica internistica che è veramente incomprensibile che siano state espresse queste parole da un Medico Odontoiatra , lasciando una decisione così importante e complessa ai Genitori, al Paziente, anziché prendere decisioni Medico-Odontoiatriche dopo attenta e corretta Diagnosi che non deve mai estrapolare le patologie dell'apparato stomatognatico (bocca) dal contesto dell'intero organismo sistemico e dalle altre patologie internistiche presenti, come nel caso della sua bimba che deve essere visitata e curata da un bravo Dentista, meglio se Pedodontista e da un altrettanto bravo Medico Internista (specialista in Medicina Interna). Entrambi devono anche prendere, pur essendo rare ed improbabili in questo caso Clinico di sua Figlia, le malattie Focali, troppo spesso sconosciute o sottovalutate o addirittura, pur nel tempo presente modernissimo, negate, "calpestando ottusamente" l'evidenza Medico-Scientifica, ormai "bagaglio Culturale" imprescindibile della Medicina ed Odontoiatria! Cari saluti e infiniti Auguri per la sua Bimba :)
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Pubblicato il 16-02-2015
Diciamo che la probabilità di avere un processo patologico così spiacevole com quello di sua figlia in seguito ad una necrosi dentale è davvero ridotta (la vasculite molto difficilmente ha origine batterica, ma un'infezione in tal senso può essere una concausa). Premesso questo, un dente in necrosi o si recupera endodonticamente (se è possibile) o si estrae, non si lascia in bocca sperando che non dia problemi. Vero che, nel 90% dei casi, si trovano bambini i cui genitori hanno preferito non intervenire pur sapendo i rischi infettivi (essenzialmente locali) a cui i loro figli vanno incontro (anche perchè, per fortuna, la maggior parte delle volte non succede nulla). Quindi posso capire il collega che si sia limitato ad esporle le tre opzioni, suggerendole magari la migliori, ma lasciando a lei la scelta dinale dopo averla debitamente informata. Allo stato attuale, appoggiandosi ad un bravo Dentista Pedodontista, cerchi di risolvere la situazione quanto meno dentale di sua figlia. Magari a livello sistemico non cambierà nulla, ma abbiamo risolto ed escluso un problema.
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Pubblicato il 16-02-2015
Non è probabile che ci sia una relazione fra i guai che ha avuto la bambina e il dente infetto. Questo dente infetto avrebbe potuto benissimo dare dei problemi alla salute generale ma di altro tipo. Altrettanto seri. Ma a cinque anni non c'è un motivo scientifico al mondo per conservare questo dente che va tolto al più presto perché incurabile a cinque anni e comunque dannoso per la salute di una bimba che è già stata provata duramente. Sono concetti elementari di medicina. Un dente da latte ha un valore in funzione della eta della permuta normale. A 5 anni non ha più nessun valore perché il nuovo arriva fra sei o dodici mesi. E nessuno spazio può essere perso con l'estrazione. Invece l'infezione oltre a dare fastidio alla salute generale (cosa tutto sommato molto rara ) di certo con assoluta sicurezza può darne al dente permanente. Che può nascere storto o con danni allo smalto a causa della infezione sul deciduo. Possibile che queste semplici cose non siano chiare quasi a nessuno?
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