Cosa mi consigliate a questo punto? Lui ha il trapano dalla parte del manico
Scritto da roberto / Pubblicato il
E' circa una settimana che faccio a pugni con la mia coscienza.... e la mia scarsa prontezza di riflessi mentali: dopo aver ascoltato diversi pareri (e preventivi) riguardo un problema di incapsulamento, di tutta l' arcata superiore, decido di recarmi in una struttura pubblica, con la speranza di pagare, si, ma certamente qualcosa in meno di quanto avrebbero potuto chiedermi in uno studio privato! Caso volle che, recatomi alla prima visita, fra le varie figure professionali con cui vengo in contatto, arrivato proprio al reparto protesi, mi trovo di fronte una vecchia conoscenza estiva di più di trent' anni fa. Dopo le dovute rimembranze mi chiede la panoramica, mi conta (arcata sup.) 6 denti "buoni" ed uno già incapsulato e mi prospetta la necessità di incapsularli tutti, per un totale di 10 elementi. Mi riassicura dicendo che si sarebbe interessato personalmente del mio caso, preventivandomi un costo totale sicuramente minore rispetto ai preventivi che mi avevano fatto all' esterno ed io, che ancora non sapevo nulla riguardo la varietà dei materiali usati per le corone e, quindi, la grande variabilità dei prezzi, mi fido e gli do un acconto. Tutto ciò è avvenuto fra mille interruzioni, lo chiamavano a destra e a manca colleghi e infermiere, facevano tutti capo a lui... Insomma tutto il trambusto e lo stress a cui è sottoposto un responsabile di un reparto ambulatoriale di un grande ospedale, per cui quando mi dice che l' impronta me l' avrebbe potuta prendere al suo studio, io, ingenuamente, pensai che lo facesse come una forma di riguardo nei miei confronti, in nome di quella vecchia "amicizia" di 35 anni fa. Ma appena inizio a riflettere sull' accaduto (lascio un studio odontoiatrico fra i migliori della città per usufruire dell' assistenza pubblica, ma alla fine mi ritrovo in un altro studio privato ben lontano dagli standard di professionalità e pulizia del primo e perdipiù sentendomi quasi complice di un chiaro esempio di malasanità); e ad effettuare delle ricerche in merito al mio problema di protesi, mi rendo ben presto conto di non aver modo di sapere quanto mi sarebbe costato lo stesso lavoro in ospedale; né di poter avere alcuna garanzia sul tipo di materiale usato e sulla perizia di come sarà effettuato il lavoro, avendo trovato il nome di questo signore in rete, solo in riferimento ad un articolo sul "clientelismo" dell' ente per cui lavora , figurandovi come figlio di un alto dirigente; ed infine, a causa dell' acconto versato, mi sento oramai prigioniero di questa situazione. Situazione ben diversa da ciò che in partenza erano le mie intenzioni, cioè quelle di risolvere il mio problema nella maniera più efficace e nello stesso tempo più economica. Voi cosa mi consigliate di fare a questo punto? Lui ha il trapano dalla parte del manico
Pubblicato il 31-01-2011
Gentile Roberto, cosa posso dirle se non la massima che recita "chi è causa dei suoi mali pianga se stesso". Cordiali saluti
Pubblicato il 31-01-2011
Gentile Roberto, un professionista non deve assolutamente approfittare del suo lavoro in un ambiente pubblico per trasportare i pazienti nel suo studio privato. Lei ha tutto il diritto di terminare le sue cure presso la struttura pubblica cui si è rivolto. Da censurare sicuramente questo malcostume. Faccia presente al dentista che lei non ha possibilità di curarsi in ambiente diverso da quello scelto e manifesti con fermezza la volontà di terminare le sue cure presso la strutura pubblica. Cordialmente
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Pubblicato il 31-01-2011
Sig. Roberto, non servirà a molto ma può raccontare la sua storia all'URP della struttura pubblica cui si è rivolto. Molte persone credono in centri accreditati con visite e Rx gratuite, ma sono solo specchietti per allodole.
Pubblicato il 31-01-2011
Caro Signor Roberto, lei ha 46 anni, è un uomo, non può essere così sprovveduto! Si faccia restituire l'anticipo perchè non ha avuto una spiegazione adeguata (consenso informato obbligatorio per legge) sui materiale, metodi e luoghi in cui sarebbe stato fatto il lavoro! Si ricordi che chi meno vuol spendere, più spende! Se un lavoro ha un costo è perchè dietro c'è igiene, qualità di esecuzione e di materiali! Lei ha "cercato di fare il furbo " e di comprare una Ferrarti al prezzo di una Punto! E questo è impossibile e non essendo più un ragazzino avrebbe dovuto pensarlo! Cambi dentista, torni dal primo che le dava qualità! O cerchi con lui un'altra soluzione protesica che sia di compromesso accettabile dal punto di vista medico e costi di meno. Legga cliccando il mio nome, sul mio profilo, in Articoli e Pubblicazioni i due seguenti Articoli: Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti e poi La protesi dentali mobili: miste e rimovibili Excursus su i vari tipi di protesi dentali mobili: miste e rimovibili. Consigli e suggerimenti per i pazienti . Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 31-01-2011
Gentile signore, ritengo sia suo diritto essere curato nella maniera che meglio desidera e nel luogo che più le è comodo. Parli di nuovo col medico e gli faccia presente le sue motivazioni. Vedrà che arriverà ad una soluzione soddisfacente. Si faccia dare sempre documentazione scritta di quello che riceverà. Cordiali saluti.
Pubblicato il 31-01-2011
Gentile paziente, non sta bene infierire sui guai degli altri, mi limiterò solo ad esprimere il mio parere. Lei si è recato presso una struttura pubblica confidando in un risparmio. Ha accettato di eseguire parte delle prestazioni presso una struttura privata gestita o di proprieta' (?) dello stesso operatore pubblico. Ha versato un acconto (alto o esiguo?) nelle tasche dell'operatore pubblico che effettuerà i lavori presso la sua struttura privata. Si configurano già estremi di reato (interesse privato, concussione, utilizzo del pubblico a scopi privatistici). Ritengo che questo sia sufficiente per presentare un esposto alla magistratura ed all'ordine dei medici della sua provincia. In ogni caso, è un suo diritto/dovere chiedere che le prestazioni siano effettuate e completate (e quindi pagate) alla struttura pubblica cui si è rivolto. Capisco il suo dilemma, anche morale, ma tanti scrupoli sono mal riposti nei confronti di chi ha tradito l'etica e la morale. La saluto con la più viva considerazione ricordandole che, purtroppo, è in buona compagnia.
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Pubblicato il 31-01-2011
Spett.le Sig. Roberto la malasanita' purtroppo non e' una novita' e il detto di chi piu' spende meno spende spesso e' vero comunque' io denuncerei l'accaduto al direttore sanitario della struttura richiederei la restituzione dell'acconto versato detratto di cio' che e' stato fatto e mi recherei presso una struttura privata che assicuri il lavoro che deve essere fatto con gli standard di igiene che ci devono essere, saluti
Pubblicato il 31-01-2011
Gent.le Roberto, lei in ogni caso ha sempre il diritto di ripensarci. Anche se ha firmato un consenso informato, può in qualsiasi momento rinunciare al rapporto con l'odontoiatra e pagare solo le prestazioni fino ad allora effettuate. Visto che forse ha solo preso l'impronta, l'importo dovrebbe essere esiguo. In ogni caso anche Lei ha delle armi, se và presso l'URP è racconta l'accaduto, penso che l'ospedale intervenga. Se non ha firmato nessun consenso informato, ha diritto ad avere tutto l'acconto indietro. Poi le stesso dice che tutto è avvenuto con grande stress per il trambusto. Non è così che si spiega una terapia. Ha tutti i diritti per protestare. Distinti saluti
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Pubblicato il 31-01-2011
Gentile Sig. Roberto, il manico credo che l'abbia Lei, come fruitore di servizi. La invito a chiedere ampie spiegazioni e, se queste non la convincono, di ritirarsi, d'altra parte tra amicizia o conoscenza risalente a 35 anni fa e l'odierna situazione, non c'è alcun rapporto, tra lavoro e amicizia non c'è alcuna commistione. Non pensi ora al passato, ma guardi al presente, si ricordi del consenso informato, vada al mio articolo che troverà nel mio spazio personale. Infine, Lei deve stare tranquillo, e questo è l'importante. Cordiali saluti
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Pubblicato il 31-01-2011
Sig. Roberto, non voglio essere cattivo, ma Lei se l'è cercata; L'odontoiatria pubblica è quella in cui Lei si è imbattuto; professionisti che lavorano lì perchè non sono capaci di gestire uno studio privato e che si procurano la clientela in quel modo; poteva benissimo sentire pareri di altri studi privati e poi valutare; Si ricordi poi sempre che le corone possono essere costruite con i più svariati materiali, dall'acciaio e resina alla porcellana integrale, con costi diversissimi; Lei ha solo quello che ha voluto; comunque si faccia spiegare dal professionista il tipo di lavoro e il costo e poi valuti con cervello questa volta, la situazione. Dott. Leonardo Manfrin
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Pubblicato il 31-01-2011
Caro signor Roberto lei è caduto dalla padella nella brace. Non sempre si incontrano Professionisti con la P maiuscola, questo modo di fare purtroppo è ancora molto in uso e lei ha abboccato all'amo. Non voglio mettere la cicca di sigaretta nell'orecchio dell'asino per farlo scatenare. Ma da tutte le risposte che finora ha avuto da questo portale credo che ne possa trarre conseguenza. Dott. Polito Vincenzo Odontoiatra Ariano Irpino av
Pubblicato il 31-01-2011
Caro sign. Roberto, ormai avendo lasciato anche un acconto, ha di fatto instaurato un rapporto privato con questo dentista "furbone". Credo però che Lei possa recidere dal contratto quando vuole, e farsi dare indietro l'acconto decurtando le spese sostenute dal dentista. Saluti
Pubblicato il 31-01-2011
Salve sig. Roberto, la sua coscienza non deve essere assolutamente in disaccordo coi suoi principi. Lei non ha commesso alcun reato.. faccia presente allo pseudo-collegale, le motivazioni che lo hanno spinto ad affidarsi alla struttura pubblica e vedrà che tutto si aggiusterà. I canoni igienici e di sicurezza in cui si opera quotidianamente nonchè la qualità dei materiali odontoiatrici, giustificano costi maggiori sia per gli addetti ai lavori sia per i pazienti. ecco perchè lo pseudo-dentista a cui si è affidato le garantisce un lavoro si a basso prezzo, ma con tutte le rogne che ha riscontrato. Cordialmente, Gianluigi Renda.
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Pubblicato il 31-01-2011
Gentile Signor Roberto, chieda spiegazione al Direttore Sanitario circa il compartamento del medico del reparto. A quel punto se sono decaduti i requisiti iniziali, credo sia suo diritto recedere dal contratto e riavere l'acconto senza nessuna spesa riguardo il lavoro portato avanti sino ad oggi, anzi dovrebbe quasi chiedere un risarcimento danni. Buon pomeriggio
Pubblicato il 31-01-2011
Deve assolutamente rivolgersi alle Autorità competenti: ASL; Ordine dei Medici; Magistratura tramite un esposto ufficiale nel quale spiegare l'accaduto e chiedere la legittima restituzione di quanto ha versato. Le ripeto, come altri le hanno già detto, che purtroppo è in buona compagnia : ogni regione presenta situazioni analoghe alla sua.
Pubblicato il 31-01-2011
Gentile Signor Roberto, la migliore cosa da fare è di parlare al professionista, che le ha anche dichiarato amicizia in base ai "vecchi tempi", e rivalutare con lui tutta la situazione, con grande serietà e disponibilità da parte di entrambi. Se, dopo una rivalutazione fatta "a tavolino" con l'amico dottore, lei vedrà mancare la fiducia o l'amicizia o la professionalità o la convenienza, allora sappia decidere con fermezza, perchè il coltello dalla parte del manico ce l'ha sempre lei! Cordiali saluti.
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Pubblicato il 31-01-2011
Mah... secondo me c'e' qualcosa che "tocca"; al giorno d'oggi dare acconti senza sapere niente mi sembra un po' bizzarro. L'acconto non puo' essere in contanti, dato che ce' tutto l'iter dei ticket etc...d'altra parte un assegno mi sembra rischioso per il dentista. Quindi o non e' vero niente oppure avra' dato 50euro di acconto. Secondo me non la racconta giusta
Pubblicato il 01-02-2011
Gentile signor Roberto adesso non le resta che confidare sulla responsabilità del suo amico dentista ,oppure rinunciare al suo acconto e rivolgersi altrove. La cosa più importante per un sereno rapporto medico -paziente è la fiducia reciproca. Da quello che scrive mi sembra mancare completamente, per lo meno da parte sua.
Pubblicato il 01-02-2011
Non ho ben capito perchè si crea questo problema,se ha deciso di spendere il meno possibile chieda ed ottenga che il lavoro sia effettuato in ambito pubblico. Cordiali saluti
Pubblicato il 03-02-2011
Caro Roberto se ha iniziato le cure in una struttura pubblica deve esigere di finirle nella struttura pubblica senza contare che questo "professionista" ha commesso molti reati, anche io lavoro in struttura pubblica e privata ma anche se mi implorano non rivelo mai lo studio dove lavoro, è stato molto scorretto distinti saluti
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