Possibile che la causa della retrazione gengivale sia da attribuire a questa cattiva occlusione?
Scritto da Nadia / Pubblicato il
Mi sono accorta poco tempo fa che le mie gengive in corrispondenza dei canini si sono leggermente ritirate. Ho fatto una visita ed il mio dentista me l'ha confermato, attribuendone la causa ad una cattiva occlusione. Mi ha detto che in pratica non c'è nulla da fare per migliorare la situazione e che per evitare che peggiori dovrei soltanto ricorrere all'ortodonzia per correggere questa cattiva occlusione (ma lui me lo sconsiglia). Vorrei sapere: possibile che la causa della retrazione gengivale sia da attribuire a questa cattiva occlusione e non, eventualmente, all'uso di prodotti sbagliati per l'igiene dentale? Ci tengo a precisare che dedico tempo e cura all'igiene orale, ma forse sbaglio qualcosa. Non c'è nulla da fare, non si può davvero "tornare indietro"? Non esiste nessun rimedio, magari farmacologico? Come posso evitare che la situazione si aggravi? Dovrei davvero a 30 anni prendere in considerazione l'idea di mettere l'apparecchio ai denti per correggere questa cattiva occlusione (ammesso che sia quello il problema)? Grazie in anticipo.
Pubblicato il 21-07-2016
Gentile Nadia la retrazione della gengiva può avere molteplici cause e di solito è un problema ad etiologia multifattoriale. È assolutamente necessario effettuare una accurata visita per stabilire la gravità della recessione. Non corrisponde a realtà che non esiste soluzione e questa si configura di solito nella correzione di malocclusioni eventuali, correzione di atteggiamenti errati come uno spazzolamento dei denti troppo aggressivo etc. La terapia propria di una recessione è di solito una chirurgia muco gengivale di cui esistono varie metodiche che il medico sceglierà in basa alla propria esperienza. Le consiglio di affidarsi alle cure di un buon dentista parodontologo che saprà spiegarle per bene il suo problema è proporle giuste soluzioni. Cordialmente
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Pubblicato il 21-07-2016
Sig. Nadia, anche se il suo odontoiatra ha stabilito la causa delle sue recessioni, le consiglio un colloquio con un igienista dentale la istruirà alle corretta igiene dentale domiciliare.
Pubblicato il 21-07-2016
Cara Signora Nadia, buongiorno. "Povera Odontoiatria", devo per forza dire! Le Recessioni Gengivali sono Patologie dei Tessuti Muco-Gengivali che non hanno niente a che vedere con le Parodontiti che invece si estrinsecano con la formazione di Tasche Parodontali e di Difetti Ossei, in genere, misti a più pareti complesse!Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Oggi tra l'altro esistono nuovi materiali come matrici in collagene 3D per la copertura di recessioni che sono una validissima alternativa agli innesti di tessuto epiteliale e/o connettivale autologo, ossia prelevato dal paziente, con indubbi vantaggi sia per il paziente che per il Parodontologo, sempre e solo quando ci siano però le condizioni Cliniche per farlo! Le lascio un Poster di alcuni tra i tanti interventi che ha a disposizione il Parodontologo per la Terapia di Patologie Recessive come le sue! Sempre che debbano essere curate! Cari saluti
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Pubblicato il 21-07-2016
Gentile Sig.ra Nadia, una cattiva occlusione può causare una retrazione gengivale che non può essere corretta da una chirurgia muco-gengivale senza prima correggere il problema ortodontico. Per quanto riguarda eventuali errori nell'igiene orale dovrebbe chiederlo al suo curante. Cordiali saluti
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