È normale che i punti di sutura siano stati messi in questo modo?
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e vorrei chiedere un parere medico ad altri dentisti e chirurghi riguardo una spiacevole cosa capitatami oggi. Ho portato diversi apparecchi odontoiatrici nel corso della mia vita, e a causa di uno spostamento repentino, uno dei miei denti (un incisivo inferiore) aveva una recessione gengivale di tipo II/lll. Quattro giorni fa, mi hanno eseguito l'intervento chirurgico di innesto gengivale prelevando il connettivo dal palato. Fin qui, tutto nella norma e sto aspettando che i tessuti (nella parte inferiore) guariscano facendo attenzione al post operatorio. Però dopo tanto dolore al palato, oggi noto che dove ho i punti di sutura al palato, dove hanno prelevato il connettivo, un dente nelle vicinanze é stato scoperto e ho la radice ben in vista perché ho i punti di sutura che tirano proprio sulla gengiva. Allego una foto per farvi vedere in che condizioni ho questo dente. È normale che i punti di sutura siano stati messi in questo modo? E che coprendo la radice di un dente inferiore io scopra la radice di un dente nella parte superiore nella vicinanze del prelievo del connettivo? Come devo comportarmi? Cosa posso fare?
Pubblicato il 29-10-2019
Non le so dire se il molare in questione dove nota la recessione, aveva in origine una recessione già presente oppure no, quindi è difficile esprimere un giudizio. Dalla foto la zona di prelievo dell'innesto libero appare più passa rispetto al margine gengivale dei denti adiacenti zona premolare), come deve essere; sicuramente la sutura sta esercitando un minimo di pressione sui tessuti molli, ma impossibile questa sia così elevata da causarle una recessione di questo tipo.
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Pubblicato il 29-10-2019
Gentile Signora Valeria, buongiorno.Anzitutto la Classificazione delle recessioni gengivali non è in Tipi ma in Classi ed è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)
La cosa più importante è stabilire se ci sia o no insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare, non deve essere, praticamente, stata raggiunta dalla recessione. Se così fosse, invece, la salute del parodonto che sostiene il dente sarebbe compromessa perché la Mucosa Alveolare non è adatta a fungere da Gengiva Marginale e dare l'attacco epiteliale al dente e resistere ai traumi del bolo alimentare. In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente.
Quanto alla sua domanda se fosse vero che non ci fosse stata già presente una recessione palatale a livello della radice palatale del primo molare superiore, certamente l'incisione coronale per la preparazione del sito donatore ed il prelievo della Gengiva aderente per l'innesto libero sarebbe stata fatto in modo lesivo per l'attacco epiteliale e connettivale della gengiva al dente e quindi, aggravato anche dalla sutura troppo coronale (vicina al margine della gengiva libera e quindi al colletto del dente) avrebbe causato la recessione palatale.
Ma!!! C'è un grande Ma. Questo è quanto ci racconta Lei e come può essere sicura Lei che ci non ci fosse già una recessione palatale che Lei non ha certo "Titoli" né la, detto con tutto il rispetto, "capacità Medica" di riconoscere una Recessione soprattutto palatale che quasi sempre il paziente, lo dico per esperienza, non è neanche consapevole di avere? Insomma chi ci dice che la recessione non ci fosse già? Bisognerebbe sentire la "versione" del suo Dentista!!!
Non si può accusare così via Web e dalla visione di sole foto e solo dal suo racconto e senza visita clinica e semeiologica diretta (che potrebbe, se fatta ora, stabilire se la recessione fosse anteriore o posteriore al prelievo della Gengiva in questione!
Io ho cercato di rispondere al meglio alla sua domanda ma bisogna tenere presente quanto Le ho detto. Riguardo al dolore, esistono cerotti chirurgici particolari che si usano in Chirurgia Maxillo facciale e che, coprendo la ferita del letto donatore palatale, annullano quasi il dolore o almeno lo diminuiscono tantissimo. Esistono poi membrane eterologhe od artificiali che possono sostituire, spesso ma non sempre) l'innesto di Gengiva aderente o ancor altre modalità di prelievo, aprendo un lembo palatalmente (tipo sportellino) e prelevando il connettivo sottostante da usare per l'innesto e chiudere lo "sportellino" con praticamente nessun dolore postumo! Questo solo per informazione doverosa di Parodontologo che da 40 anni si dedica alla Parodontologia in sede di insegnamento,clinica, ricerca, pubblicazioni etc. Faccia un giro nel mio profilo su dentisti-italia e troverà questi miei interventi ed entri anche nel mio sito professionale personale dove troverà tutto!
Le lascio una foto del cerotto di cui le ho parlato messo a protezione della zona del prelievo palatale. Si vede anche vestibolarmente la protezione dell'innesto libero sul letto ricevente, con un impacco chirurgico realizzato ad Hoc! :)
Cari Saluti
La cosa più importante è stabilire se ci sia o no insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare, non deve essere, praticamente, stata raggiunta dalla recessione. Se così fosse, invece, la salute del parodonto che sostiene il dente sarebbe compromessa perché la Mucosa Alveolare non è adatta a fungere da Gengiva Marginale e dare l'attacco epiteliale al dente e resistere ai traumi del bolo alimentare. In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente.
Quanto alla sua domanda se fosse vero che non ci fosse stata già presente una recessione palatale a livello della radice palatale del primo molare superiore, certamente l'incisione coronale per la preparazione del sito donatore ed il prelievo della Gengiva aderente per l'innesto libero sarebbe stata fatto in modo lesivo per l'attacco epiteliale e connettivale della gengiva al dente e quindi, aggravato anche dalla sutura troppo coronale (vicina al margine della gengiva libera e quindi al colletto del dente) avrebbe causato la recessione palatale.
Ma!!! C'è un grande Ma. Questo è quanto ci racconta Lei e come può essere sicura Lei che ci non ci fosse già una recessione palatale che Lei non ha certo "Titoli" né la, detto con tutto il rispetto, "capacità Medica" di riconoscere una Recessione soprattutto palatale che quasi sempre il paziente, lo dico per esperienza, non è neanche consapevole di avere? Insomma chi ci dice che la recessione non ci fosse già? Bisognerebbe sentire la "versione" del suo Dentista!!!
Non si può accusare così via Web e dalla visione di sole foto e solo dal suo racconto e senza visita clinica e semeiologica diretta (che potrebbe, se fatta ora, stabilire se la recessione fosse anteriore o posteriore al prelievo della Gengiva in questione!
Io ho cercato di rispondere al meglio alla sua domanda ma bisogna tenere presente quanto Le ho detto. Riguardo al dolore, esistono cerotti chirurgici particolari che si usano in Chirurgia Maxillo facciale e che, coprendo la ferita del letto donatore palatale, annullano quasi il dolore o almeno lo diminuiscono tantissimo. Esistono poi membrane eterologhe od artificiali che possono sostituire, spesso ma non sempre) l'innesto di Gengiva aderente o ancor altre modalità di prelievo, aprendo un lembo palatalmente (tipo sportellino) e prelevando il connettivo sottostante da usare per l'innesto e chiudere lo "sportellino" con praticamente nessun dolore postumo! Questo solo per informazione doverosa di Parodontologo che da 40 anni si dedica alla Parodontologia in sede di insegnamento,clinica, ricerca, pubblicazioni etc. Faccia un giro nel mio profilo su dentisti-italia e troverà questi miei interventi ed entri anche nel mio sito professionale personale dove troverà tutto!
Le lascio una foto del cerotto di cui le ho parlato messo a protezione della zona del prelievo palatale. Si vede anche vestibolarmente la protezione dell'innesto libero sul letto ricevente, con un impacco chirurgico realizzato ad Hoc! :)
Cari Saluti
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Pubblicato il 29-10-2019
Sig. Valeria, lei non deve fare nulla se non attenersi alle istruzioni del suo odontoiatria. Che motivi avrebbe il suo odontoiatria di non fare una corretta chirurgia? Questa mancanza di fiducia non andrebbe discussa in internet, con risposte varie e nulla di certo, ma andrebbe risolta con il suo odontoiatria.
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