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Domanda di Retrazione gengivale

Risposte pubblicate: 14

Ho un problema di retrazione gengivale su 4 premolari

Scritto da Gianluca / Pubblicato il
Ho un problema di retrazione gengivale su 4 premolari dell'arcata superiore. In particolare, la gengiva non si è ridotta di spessore è soltanto salita (regredita) verso l'alto creando un solco di circa 3/4 mm. In particolare su uno di questi denti ho sensibilità a cibi contenenti zuccheri e, stranamente non al caldo/freddo. Il mio dentista mi ha consigliato una terapia di tipo conservativo, attraverso delle otturazioni. Questo per evitare sia il problema di un’eventuale carie radicolare sia perchè con la normale igiene dentaria, attraverso lo spazzolamento, nel solco creatosi tra dente e gengiva, possa continuare a ridursi lo spessore della dentina e arrivare fino al nervo. In tal caso la conseguenza sarebbe perdita del dente e l'attuazione di una terapia di devitalizzazione. La mia domanda è questa, una terapia di tipo conservativo (attraverso ricostruzione estetica del solco dente/gengiva) è attuabile in questo caso e, più in generale, nelle retrazioni gengivali? Vi ringrazio infinitamente per le risposte che vogliate fornirmi.
Caro Signor Gianluca, no, è sbagliato. Da quel che capisco si tratta di recessioni gengivali e forse, dato che parla di solco, anche di erosioni dello smalto. PRIMA bisogna procedere alla terapia delle recessioni con la chirurgia parodontale mucogengivale ed estetica, POI si curano le eventuali erosioni presenti, con la conservativa. Se si facesse il contrario, si creerebbero delle superfici artificiali, su cui la gengiva non potrebbe attaccarsi e gli interventi non avrebbero esito positivo. Spesso durante l'intervento di terapia della recessione è necessario anche procedere ad una odontoplastica del colletto del dente per ricreare una superficie convessa sia in senso vestibolo-distale che in quello apico-coronale, per ridare una estetica alp punto di attacco della gengiva ed armonia di forme al dente e alla gengiva stessa! Il dolore o sensibilità che sente è normale ed è dovuto allo scoprimento della radice e del colletto e alla eventuale presenza di erosioni concopmitanti alle recessioni. Con la terapia descritta scompare tutto!Le consiglio di rivolgersi ad un Parodontologo noto! Le spiego qualcosa sulle recessioni:Le recessioni sono anarchiche nel loro manifestarsi: possono interessare un unico dente o più denti adiacenti e non adiacenti. La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo) .....il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale...si faccia visitare da un Parodontologo...le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi.........legga nel mio profilo sotto pubblicazioni ....Recessioni Gengivali : Lembo semilunare…………………POI……… RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente……………POI ……… RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller……………………………POI ……… RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato……………POI ……… RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale………………POI ……… RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva………………POI……… RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva……………………POI ……… Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Secondo me quello che le è stato proposto è il tipo di trattamento più semplice che si possa eseguire, e in genere credo che la semplicità paghi sempre, quindi sono in accordo col curante. Questo però si badi bene, senza la pretesa di essere un secondo parere perchè senza averla visitata non posso che fare ipotesi. Ritengo comunque che la strategia prospettata dal collega sia una base su cui eventualmente aggiungere altri trattamenti (chirurgia gengivale ricostruttiva etc), fino a quando obiettivamente le sue gengive non ritornino alla completa salute. Non dimentichi di controllare il resto della sua bocca, se ha avuto un problema localizzato, non è detto che poi non diventi generalizzato. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Gianluca tecnicamente è fattibile anche se il materiale da otturazione non ha grande adesività nei confronti del cemento che riveste la radice ma è stato creato per lo smalto. La soluzione ideale vista la sua età sarebbe un lembo a riposizionamento coronale o laterale per coprire le recessioni, o se vuole risolvere solo il problema di sensibilità l'utilizzo di dei desensibilizzanti topici da applicare in studio. Distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)

Sig. Gianluca, non conosciamo clinicamente il suo caso, soprattutto lo stato parodontale che è di estrema importanza prima delle cure conservative. Il parodonto è sano, OK per le cure conservative.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Gianluca, lei ha avuto una recessione gengivale a livello dei premolari superiori a destra e sinistra. Dove c'è stata recessione si è formato un solco di 3-4 mm (profondo 3-4 mm o largo 3-4 mm? Credo di capire che è profondo 3-4 mm!). L'assenza di ipersensibilità agli stimoli termici indica che le recessioni ed i solchi (che dovrebbero avere l'aspetto di cunei "a colpi d'ascia") si sono formati lentamente nel tempo. La terapia che le ha proposto il suo curante è semplice e corretta! Infatti bisogna per prima cosa ripristinare l'integrità del dente. Contemporaneamente a ciò bisogna anche eliminare la causa che ha provocato la retrazione gengivale e l'erosione cuneiforme, altrimenti il processo patologico continuerà e si staccheranno le otturazioni eseguite. La causa va ricercata durante un'attenta visita, che io non ho la possibilità di farle. Avanzo però un'ipotesi diagnostica, date le considerazioni che ho fatto all'inizio: recessione parodontale e lesione cuneiforme da microtraumatismo dentale. Lei soffre di malocclusione? ha denti storti? Più in particolare: i premolari vanno in precontatto con i loro antagonisti dell'arcata inferiore? Fatta la diagnosi corretta, ripristinata l'integrità dei denti e rimossa la causa, solo allora potrà passate alla seconda fase terapeutica e fare trattamento parodontale chirurgico mediante interventi a lembo, per ricoprire con gengiva le radici dentarie. Tutti gli eventuali interventi di chirurgia parodontale (lembi gengivali di vario tipo) che verranno eseguiti senza prima aver rimosso la causa delle recessioni, andranno inevitabilmente incontro a fallimento! Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Caro Gianluca, a mio avviso devi prima correggere la causa della recessione, prima di tutto il modo di spazzolare i denti, in quanto un errato o energico spazzolamento provoca detrazione gengivale, esposizione della parte non protetta del dente e conseguenza abrasione al colletto. Subito si deve intervenire tramite chirurgia mucogengivale " abbassamento del fornice per recuperare gengiva aderente perduta con la recessione (la gengiva aderente si intende quella attaccata all'osso subito sotto il dente, a circa 3 millimetri c'e la gengiva libera collegata con la guancia. Per ultimo si interviene con le ricostruzioni al colletto. Cordiali saluti Dott. Francesco Scippa
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Scritto da Dott. Francesco Scippa
Roma (RM)

Si faccia vedere anche da uno gnatologo, perchè talvolta le retrazioni gengivali sono la conseguenza di un carico occlusale mal distribuito.

Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Caro Gianluca, mi permetto di chiederle se il suo dentista le ha spiegato il motivo di tale retrazione, dalla descrizione sembrerebbe da spazzolamento. In tal caso non si può non tenere in considerazione, oltre ovviamente i consigli utilissimi dei colleghi, anche un cambiamento quotidiano dell'igiene domiciliare. cordialmente, Dott.ssa T.Bonazzi, Genova.

Scritto da Dott.ssa Tiziana Bonazzi
Genova (GE)

Gentile paziente, la cosa più importante è capite il perchè di questa situazione, valutare se è un problema locale o generalizzato, se vi è una parodontopatia, se vi sono abitudini errate ( spazzolamento incongruo ), se vi è un problema occlusale di sovraccarico su questi denti. Dopo di che il trattamento proposto è senz'altro valido ma và probabilmente integrato con eventuali terapie paradontali, con modifiche dell'aspetto occlusale o di abitudini errate. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Giuseppe Murruni
Giussano (MB)

Gli ultimi orientamenti prevedono un approccio misto conservativo e chirurgico. Con un restauro conservativo si ripristina il dente fino alla giunzione amelo-cementizia, poi con la chirurgia parmenotale si sposta la gengiva fino a quello che dovrebbe essere il livello ideale.

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Sig. Gianluca, di solito questo problema si innesca quando ci si lava i denti con spazzolini duri ed in maniera scorretta, cioè dall'avanti verso l'indietro e non come ci si dovrebbe lavare dall'alto verso il basso ed in senso circolatorio. detto ciò tutto si può risolvere con una tecnica chirurgica del lembo a doppio spessore che lo troverà tra i mie casi clinici di paradontologia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Caro Gianluca, indipendentemente dalla causa che ha provocato le recessioni, che pure è necessario scoprire per evitare future recidive, bisogna sapere se è possibile o meno ottenere una ricopertura, perchè è sicuramente meglio ricoprire col tessuto competente, la gengiva, piuttosto che con delle otturazioni. Un bravo dentista, meglio se parodontologo, sarà certamente in grado, visitandola, di rendersi conto non solo se ciò è possibile, ma anche in che percentuale rispetto alla normalità. Se la percentuale non fosse del 100%, allora si può otturare solo la parte ancora scoperta. Saluti
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

La retrazione gengivale segue la retrazione dell'osso alveolare.3-4 mm è una situazione borderline tra approccio conservativo e chirurgico,che consiste nel preparare un lembo gengivale e portarlo a coprire l'esposizione.Sia chiaro non si riacquisisce sostegno ma si eliminano gli effetti collaterali da lei descritti.

Scritto da Dott. Massimiliano Trubiani
Roma (RM)

La soluzione a lei proposta è la più semplice e rapida ed è efficace. L'alternativa è sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica parodontale con lembi a scorrimento che ricoprono il difetto. Tutto questo è possibile, però solo se accompagnati da una sua attentissima partecipazione controllando igiene e soprattutto spazzolando in maniera efficace si ma soprattutto corretta altrimenti nell'uno ed in particolare nel secondo caso andra' tutto perso. Saluti dott. G. Vuolo
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Scritto da Dott. Gianfranco Vuolo
Salerno (SA)