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Domanda di Bite

Risposte pubblicate: 15

C'e' qualcosa che non va in questo bite oppure non è la soluzione adatta per i miei capogiri e il mio malessere ?

Scritto da Manuela / Pubblicato il
Gentili Dottori, dopo le mie sofferenze continue legate alle cervicali durate anni e un brutto spavento dato da una crisi vertiginosa ..è conseguita la mia prima crisi di panico. Almeno cosi mi ha detto il medico. La crisi di panico mai avuta legata alle crisi vertiginose dovute alla mia cervicale. Ho iniziato con la risonanza magnetica al rachide scoprendo cosi a 30 anni di avere la verticalizzazione del rachide cervicale ed impronte multiple sul sacco durale; Ho fatto un Esame Stabilometrico-Posturometrico abbiamo dedotto che tutto viene dai miei denti e che la verticalizzazione è stata causata dalla mia alla mal'occlusione - morso aperto. A causa di questo ho messo un bite modificato in modo da non permettere alla lingua di andare avanti ancora a spostare i denti. Non so perche, il bite lo metto... ma ormai saltuariamente visto che mettendolo la mattina mi sento peggio di prima ... nausea, braccia addormentate e mascella rigida e dolorante oltre alla lingua (che sforzando sul palato come da esercizi consigliati per la mascella )assolutamente dolorante. C'e' qualcosa che non va in questo bite oppure non è la soluzione adatta per i miei capogiri e il mio malessere .?!?!??Grazie in anticipo .
Cara Signora Manuela, certo che c'è qualcosa che non và! Poichè non è stata fatta una diagnosi precisa, è stato detto, dai Medici, senza che facessero però diagnosi, che tutto derivava dalla malocclusione! Possibilissimo e probabile. Ma lo si deve dimostrare con una certa e sicura diagnosi Ortodontica con cefalometria e ceck up e soprattutto Gnatologica. Non è serio mettere un Bite solo in base ad un sospetto diagnostico. Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione",precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione,(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio,(che determina la capacità di stare in equilibrio,ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta.L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione, ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture).Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile, perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità perchè senza averla visitata non è possibile, infine, ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"che sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente, studiandone il caso, di persona. Sappia che in ogni caso tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente, sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo, ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari,il cervello,per così dire,in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,la nuova posizione della mandibola,quella "buona","corretta",il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 34 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica per dirle qualcosa di certo, ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente. Poi Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA! Infine bisogna usare i termini giusti per indicare le patologie. Dire "Crisi di Panico" ha un significato Psichiatrico ben preciso! E' una Patologia Psichiatrica, attenzione! Se ci fosse veramente questo sospetto di diagnosi si faccia visitare da uno Psichiatra o da uno Psicoterapeuta! Priobabilmente non intendeva dire questo ma solo sensazione di "paura". Il "Panico" è tutt'altra cosa!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La questione e' molto aperta e non c'e' niente di giusto e niente di sbagliato. La cosa che posso dire e' che la' fuori c'e' una giungla dove ci sono animali feroci e ogni tipo di fauna. Quindi non posso risponderti e non sarei neanche in grado di giudicare. L'unico consiglio che posso dare e' di stare molto a contatto con l'ortodossia medica e diffidare di quelli che risolvono tutti i problemi

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile Manuela, in due parole semplici lei ha bisogno di un odontoiatra con competenza gnatologica. Cordialmente

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Sig.ra Manuela, è stata fatta diagnosi di verticalizzazione del rachide e subito si è data la colpa alla malocclusione. Può essere vero, ma lo si può affermare solo dopo un attento studio del caso. Forse questo passaggio non è avvenuto. Dovrebbe cercare un bravo gnatologo per avere una risposta certa. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara signora, crisi di panico necessitano competenze diverse. Forse un neuro psichiatra può aiutarla di più di un dentista. Lei dice che col bite sta peggio. Non sta nel bite la soluzione del problema. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Cerchi un gnatologo

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Talvolta la malocclusione è madre di problemi posturali altre volte ne è figlia. In questo secondo caso risolvere la malocclusione significa togliere un'area di compenso ad altri problemi. Posso solo dare un indirizzo generico. Controlli (la figura migliore sarebbe un'osteopata) la situazione strutturale globale, faccia una visita ortottica agli occhi ed in seconda analisi intolleranze alimentari e/o altre problematiche viscerali....

Scritto da Dott. Massimiliano Trubiani
Roma (RM)

Buonasera sig.ra Manuela , legga il sito web www.dentiebenessere.it e vedrà che troverà molte risposte ai suoi dubbi e quesiti. La cura dei suoi disturbi richiede profonde conoscenze cliniche , quindi si tratta di trovare nella sua città il professionista più indicato a svolgere tale delicatissima terapia. Cordialmente

Scritto da Dott.ssa Biancamaria Castellucci
Firenze (FI)

Buonasera...il bite non e' la panacea di tutti i mali...se ad una visita gnatologica, suffragata da esami strumentali quali la r.m.n. Dell'articolazione temporo mandibolare, risultasse che i suoi disturbi derivino da una disfunzione della a.t.m. Allora il bite avrà un suo perché....e' ovvio che non esiste solo un tipo di bite, ma diversi, in funzione del tipo di disfunzione che una persona presenta. E' ovvio, nel caso che dalla visita non risultasse nulla a carico dell'atm, dovrà orientarsi verso altri specialisti, quali ortopedico, neurologo, fisioterapista.... Non e' detto che perché lei abbia una malocclusione debba per forza correggerla per risolvere la sua sintomatologia, nella recente letteratura scientifica al riguardo si e' visto che solo nel 10% dei pazienti il problema era dentale,per cui da correggere o con ortodontia o protesicamente. Cordialmente
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Scritto da Dott. Maurizio Tabacchino
Roma (RM)

Gentile Signora, occorre che si faccia visitare da un esperto Gnatologo e non da un "tuttologo". Fare diagnosi di malocclusione con tutto quello che ne deriva è molto difficile, occorrono molti esami clinici e strumentali e fare una precisa diagnosi differenziale che escluda altre patologie. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Michele Paradiso
Nichelino (TO)

Cara Manuela, nella sua relazione vengono citati diversi sintomi e viene riassunto, abbastanza brevemente, l'iter terapeutico da Lei seguito. Da questi pochi e un pò confusi dati oserei dirle che non mi sembra opportuno soffermarsi esclusivamente ad esaminare l'apparato stomatognatico, ma sarebbe opportuna anche una visita specialistica otorinolaringoiatrica. Inoltre riferisce vertigini e attacchi di panico, in questo caso non sottovaluterei la componente di natura psicologica, spesso stati di ansia si accompagnano anche a vertigini. Ovviamente ribadisco che è tutto da accertare attraverso le opportune visite specialistiche. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Flaviano Di Vito
Monte Porzio Catone (RM)

Sig. Manuela, lei con qualche fastidio dovrà imparare a conviverci, non mettere correttamente il bite complica un po' le cose, perchè depista il programma del suo odontoiatra, ci vuole tanta pazienza, ma tanta.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Manuela,lei soffre di una patologia che viene indicata come sindrome algico-disfunzionale cranio-cervico-mandibolare che è in grado di causare un corredo sintomatologico estremamente vasto, spessissimo sottovalutato,e di cui uno dei sintomi più frequenti è appunto costituito da senso di vertigine ed instabilità che viene classificato dalla moderna letteratura anglosassone cone ''dizznes'',manifestazione clinica in grado di debilitare pesantemente il paziente generando ansia e stress che si ripercuotono negativamente sul già pesante quadro clinico. Le terapie empiriche con l'utilizzo di bites (di qualsiasi tipo) ben raramente sono efficaci ed in grado, nella migliore delle ipotesi,di provocare una temporanea smemorizzazione della propriocezione dolorosa con successiva totale ripresa dei disturbi lamentati. Le consiglio una iniziale precisa fase diagnostica tramite l'esecuzione di tests computerizzati in grado di fornire un esatto quadro Kinesiografico ed Elettromiografico (studio dei micromovimenti della mandibola e delle attività funzionali dei muscoli implicati nella dinamica mandibolare), per poi procedere con mezzi adeguati ad un efficace riposizionamento mandibolare, sempre sotto guida strumentale computerizzata,che nella maggior parte dei casi si ottiene con un comodo apparecchietto di resina trasparente col quale potrà convivere tranquillamente durante tutto il periodo della terapia. Tutte le altre proposte terapeutiche sono solo delle ipotesi non misurabili. Cordiali saluti Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile Manuela, il caso andrebbe affrontato con maggiore attenzione. Esami strumentali sono necessari a individuare le cause e la loro entità, come l'elettromiografia e la kinesiografia. Deve ricercare odontoiatri che abbiano competenze gnatologiche. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)